“Mamma li turchi!”: tutte le partite di Erdogan tra Usa, Russia e Mediterraneo

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L’abilità politica internazionale maggiore di Erdogan è consistita nel colmare i vuoti politici lasciati liberi soprattutto dagli Stati Uniti e dagli evanescenti europei. Allo scopo si è opportunisticamente unito alla Russia in funzione antiamericana per estromettere gli USA dal Medio Oriente, onde spartirlo in zone di influenza, accantonando i contrasti di una innaturale alleanza tra contraenti dagli opposti interessi. L’espansionismo turco ha saputo assecondare l’oscillazione divergente americana per allargare il proprio raggio d’influenza dall’Africa settentrionale, alla Penisola Arabica, passando per il Mediterraneo, il Mar Rosso, l’Oceano Indiano e il Golfo Persico. Or che l’America inizia a oscillare in senso convergente, Erdogan, non avendo molto altro da spremere dalla proiezione della Russia, ha pensato di assecondare ancora una volta il verso della politica degli Stati Uniti. Ma fino a quando potrà durare questo gioco?

Aldo Giannuli