Manovra: Binetti (Udc), mettono la fiducia su una legge pessima

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Roma, 4 dic. – “Era previsto e prevedibile: ma ancora una volta il governo spiazza il Parlamento annunciando in anticipo che lunedi’ mettera’ la fiducia sulla legge di Bilancio: un vero e proprio esproprio di competenze in una Repubblica parlamentare, che dovrebbe avere nel parlamento il suo fulcro decisionale, almeno per quanto riguarda gli aspetti legislativi. E’ questa la forma di antipolitica che si sta sistematicamente affermando nella prassi di governo, chiunque governi. E non si dica neppure che la fiducia verra’ messa sul testo che uscira’ dalla Commissione Bilancio, perche’ basterebbe vedere orari e struttura organizzativa della commissione per capire quanti alti e bassi ci siano stati, quante convocazioni e sconvocazioni e come in realta’ tutti siano in attesa del maxi-emendamento del governo prima di poter decidere alcunche’. E’ questa la vera patologia della nostra democrazia: il ribaltamento dei famosi poteri dello stato, per cui il governo scavalca il parlamento e la magistratura scavalca il governo, creando nel paese un malessere diffuso, in cui l’insicurezza regna sovrana”. Cosi’ la senatrice Paola Binetti, Udc che continua: “Tutto il lavoro a contatto con i malati, con le loro esigenze, le loro disabilita’ legate all’eta’, a patologie croniche, piu’ o meno rare, si dissolve nelle misteriose logiche dell’economia, che risolve ogni problema nella formula classica del non ci sono abbastanza risorse. Il dramma e’ che l’economia continua a considerare la spesa in sanita’ come un costo e non come un investimento. Investire in ricerca sui farmaci orfani, significa ridurre drasticamente i costi che la cronicita’ e la mancata guarigione comportano per l’intero SSN. La spesa di oggi ha un ritorno sicuro nel tempo ma esprime anche il pieno rispetto per la vita umana e per la sua qualita’. Investire in cure palliative, dopo la sentenza della Corte, diventa un obbligo di rango costituzionale, se e’ vero, come dice la sentenza, che vanno assicurate a tutti in misura adeguata e tempestiva. Ma i tecno-burocrati del Bilancio appaiono sordi e ciechi davanti all’evidenza della sofferenza di tantissime persone; si arroccano in soluzioni che sono non-soluzioni e non sono in grado di assumere quell’atteggiamento tipico della buona politica, che si fa carico dei bisogni reali delle persone senza differirli sine die. Purtroppo pero’ avremo una pessima legge di bilancio, con una gerarchia di scelte piu’ di stampo pre-elettorale che effettivamente funzionali alle necessita’ delle persone, giovani e anziani, sani e malati. E quindi non resta che augurare breve vita a questo governo”.