Manovra, che c’è di nuovo per i Comuni

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La data da segnalare è il 7 novembre, quando si aprirà un tavolo operativo sino a fine manovra per accogliere istanze e proposte dei Sindaci, come quelle – caldeggiate dal presidente Antonio Decaro – di elevare a 1.500 euro le indennità per chi giuda i piccoli Comuni a di ottenere un sostegno per gestire meglio crediti inesigibili e debiti. Intanto, nel testo della Manovra sono presenti diverse novità per i Comuni. Si parte con i 110 mln del Fondo di compensazione Imu-Tasi, che interesserà 1.400 enti. Seguono i finanziamenti pari a 500 milioni l’anno per gli investimenti in efficienza energetica e sviluppo sostenibile, resi strutturali. Inoltre, nella manovra c’è un capitolo dedicato ai territori recante misure che consentano ai piccoli Comuni di far partire subito lavori e opere per il rilancio di una crescita sostenibile a livello sociale e ambientale.

«I Comuni sono protagonisti del rilancio degli investimenti – afferma il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e aggiunge – Ci sono due fondi e uno specifico, con 3,5 miliardi in un triennio per gli enti territoriali, articolato in una modalità per consentire l’utilizzo immediato delle risorse da parte dei Comuni, e una ripartizione per i Comuni grandi e una per i piccoli, così che quest’ultimi abbiano risorse dirette da mettere, come si dice in gergo, subito a terra».

Una delle novità più rilevanti, tuttavia, la spiega Riccardo Fraccaro: “500 mln per opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile. Tutti i Comuni, in base al numero di abitanti, riceveranno da 50mila euro a 250mila euro che potranno essere subito spesi aprendo così almeno 8mila cantieri in tutto il Paese”.