#MARCATO: IL #COMMERCIO È #VITTIMA DELLA SINISTRA CHE OGGI TENTA DI CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA

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MA #BERSANI E #MONTI CE LI RICORDIAMO TUTTI.

Padova – “Se i negozi chiudono e i centri si spopolano la responsabilità è della sinistra che ha venduto la propria anima alle élite e oggi vuole rifarsi la verginità provando a difendere il piccolo commercio”. L’esponente della Lega Roberto Marcato entra a gamba tesa sulla questione che riguarda l’emergenza sulle chiusure dei negozi e la crisi senza fine del commercio.
“Quando leggo autorevoli esponenti dell’intellighenzia di sinistra come Carlo Petrini ergersi a difensori del piccolo commercio ho brividi. Ma come? Si dimenticano costoro che fu Bersani che introdusse le liberalizzazioni? E le aperture domenicali, chi le ha volute? E la sfrenata rincorsa alla cosiddetta modernità? Favorevoli o contrari a tassare i colossi del web? Si dimenticano costoro che giganti come Coop o Feltrinelli rappresentano un vulnus e un pericolo per i nostri centri urbani e per i nostri commercianti? Dove finiscono le piccole librerie, quando il supermercato Feltrinelli con le sue tazze colorate molto Greta Pop apre a due passi dalle storiche librerie a gestione familiare? Dove finiscono le piccole botteghe artigiane e cosa ha fatto per loro questa sinistra che oggi di punto in bianco si ricorda che una serranda abbassata in centro a Padova è una sconfitta per tutta la società? Perché vengono a raccontarci che bisogna salvare le botteghe, quando D’Alema e Bersani hanno tracciato il solco per la conquista di Amazon e di questa modernità che consuma le persone nella forsennata rincorsa all’acquisto multipiattaforma?
Il problema è che la sinistra non sa e non ha mai saputo come gestire la modernità, e come sempre offre una risposta ambigua: siete favorevoli o contrari alle aperture domenicali o a tassare i colossi del web secondo le leggi del nostro Paese? A ridare dignità agli artigiani che avete vessato a suon di tasse e scontrini elettronici?
“La risposta” continua Marcato “è nei numeri: 30 milioni per le PMI e l’artigianato, 10 milioni per il commercio, 25 milioni per la ricerca e l’innovazione, 15 milioni per le garanzie alle imprese. Questi sono alcuni dei provvedimenti che la Regione Veneto ha approvato e elargito per rispondere alla crisi del commercio. Fatti, cari compagni, ci vogliono fatti! È chiaro che dopo anni di politiche di sinistra contro artigiani e commercianti i frutti si vedranno tra 6 mesi, un anno, due anni. E che nel frattempo la crisi ci consuma. Ma la risposta alla crisi deve essere concreta, e non confezionata ad hoc sui giornali di regime. La Regione Veneto si è impegnata e si impegna quotidianamente per evitare che chiudano le piccole realtà artigiane. Perché una serranda chiusa è un problema di socialità, di sicurezza e di economia. Altro che Feltrinelli, Coop e compagnia cantando. La sinistra dovrebbe vergognarsi e dire – abbiamo sbagliato! – e invece, pensando che le persone siano smemorate o stupide, si dimenticano di dire: il PD è responsabile della crisi del commercio e dell’artigianato.”