Marcucci: “Non possiamo aspettare settembre, subito un Garante per il Fondo sanitario”

0
54
marcucci
marcucci

Il Mes è già esente da condizioni. Ma bisogna sgombrare il campo da ogni ipotesi, anche bizzarra, che in futuro possa essere condizionato da Bruxelles. Allora il governo nomini un Garante per il Fondo sanitario. Una figura autorevole che rassicuri innanzitutto quanti pensano che l`Europa possa “nascondere” qualcosa sull`uso di questi fondi. Inoltre il Garante potrebbe incarnare la missione che sta più a cuore agli italiani, ovvero che quei soldi vengano spesi bene. Non solo per nuovi ospedali o nuove attrezzature che magari riducano i tempi di attesa delle visite specialistiche ma anche per tappare le falle emerse durante la pandemia». E` davvero un fiume in piena Andrea Marcucci, capogruppo del Pd in quel Senato dove la maggioranza è sempre un po` in bilico.
Senatore, il Garante che lei propone servirebbe anche a impedire lo slittamento a settembre di un voto parlamentare sull`accesso al Mes?
«Dopo la tragedia della pandemia c`è poco spazio per operazioni tattiche. Dobbiamo farci guidare dall`interesse del Paese. I 36 miliardi circa del Mes ottenibili a interessi praticamente inesistenti, più bassi di circa 1,5/2 punti percentuali rispetto a quelli che il Tesoro paga sui Btp, ci servono come il pane. Dunque non vedo che senso abbia rinviare ulteriormente decisioni che vanno prese nel nostro stesso interesse».
Buona parte dei 5Stelle la pensa diversamente.
«Ma la tempistica in quest`operazione è una variabile rilevante».
Che significa?
«Dobbiamo discutere, confrontarci e convincerci. Sul Mes vanno prese posizioni condivise per la semplice ragione che una classe dirigente si deve dimostrare tale e fare scelte nell`interesse dell`Italia. Credo questa sia una differenza sostanziale fra le forze di maggioranza e quelle di opposizione perché vedo Lega e Fratelli d`Italia insistere su un`opposizione fine a se stessa».
Lei distingue fra Forza Italia da una parte e Lega e Fratelli d`Italia dall`altra. Non crede che questo possa irritare i pentastellati?
«Vedo Salvini che prova a emulare campagne acquisti con l`unico obiettivo di monetizzare in termini elettorali il disagio che c`è nel Paese. Vedo l`opposizione di Forza Italia molto più responsabile e molto più in linea con gli interessi del Paese e spero che questo approccio serio e coerente venga confermato nei voti in Parlamento».
C`è chi dice che puntate a sostituire con i voti di Forza Italia i senatori 5Stelle che passano con l`opposizione…
«Non è tempo di giochini e non ha senso che i 5Stelle si irritino: usciamo dai pregiudizi, entriamo nel merito. Cifre alla mano il ricorso al Mes farebbe rispar- miare allo Stato italiano alcune centinaia di milioni l`anno di interessi. Non solo, ma il Mes è una delle più belle vittorie ottenute da Conte e Gualtieri in Europa: uno strumento nato con forti condizioni è stato trasformato in un finanziatore della spesa sociale a zero condizioni. C`è chi chiede un supplemento di trasparenza? Il Garante o proposte analoghe servono a questo. Ma si esca dai binari dei pregiudizi».
Veniamo al governo. Ultimamente il Pd è in pressing su Conte. Cos`è che non va?
«La fase è delicatissima: non possiamo sbagliare nulla al prossimo Consiglio Europeo di metà luglio». E dunque? «Bisogna essere incisivi. Io vedo un momento rifondativo per l`Italia da cogliere mettendo in moto tutte le risorse che abbiamo e i fondi europei che sono a nostra disposizione o che arriveranno. Sono dunque benvenuti interventi profondi come quello in arrivo sulle semplificazioni. Una fase di questo genere richiederebbe anche l`apporto delle opposizioni».
Però dagli Stati Generali non è emersa una sintesi.
«L`ascolto non è mai sbagliato. Poi la perfezione non è di questa terra e forse le sortite sull`Iva sono state un errore. Ma il punto è un altro: non dobbiamo perdere tempo nella mobilitazione del Paese e di tutte le sue risorse».