Maria Sharapova, una carriera da film: l’ultimo colpo di scena della diva del tennis

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Da Wimbledon 2004 al Roland Garros 2014, dieci anni di Career Slam e alta moda prima dell’inferno meldonium e dell’ultimo colpo di scena, lontano dai campi ai tempi dell’ossessione mediatica. Siberiana d’America, Maria Sharapova ha urlato un tennis di forza e del tennis è stata la più bella, la più glam, la più diva. La più amata dagli uomini, la più odiata dalle donne.

Si dice che Hitchcock non amasse gli attori, ma Grace Kelly era il suo ghiaccio bollente. Rossellini pure si dichiarò a Ingrid Bergman dentro il cratere di un vulcano, così il tennis s’è innamorato di una splendida creatura sportiva nata in Siberia tra rosse ciminiere e cumuli di neve. Bionda, algida e seducente come le dette attrici, Marija Jur’evna Šarapova viene dall’Unione Sovietica della perestrojka e diventa MaSha in Florida, l’allieva più brillante della Bollettieri Tennis Academy. Fuggendo da Chernobyl, i suoi genitori incontrarono Martina Navratilova e lei disse che, dall’altra parte del mondo, quella piccola tennista di 6 anni sarebbe diventata la numero 1.