Massimo Gramellini attacca sul Corriere Virginia Raggi

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Tra gli effetti della pandemia ci sarebbe la sua intenzione di ricandidarsi a sindaco di Roma. I romani sono stati chiusi in casa e vista dal balcone Roma era bellissima, “non prendendo la macchina, nessuno si lamentava più dei crateri stradali”, non prendendo il bus… e via con l’elenco dei luoghi comuni. Ma la satira non dovrebbe scavare a fondo, “minacciare davvero l’ordine della realtà”? Il finto buonismo di Gramellini ha stufato. Troppo parziali le sue tesi e mai una domanda sui problemi reali, profondi: perché il vecchio potere romano non sopporta la Raggi? Perché i costruttori, padroni di giornali, ce l’hanno con lei? Perché l’attacco ai Casamonica è avvenuto nella sua consiliatura? Perché s’ostacolava la regolarità degli appalti e Virginia l’ha imposta? Eccetera. I romani hanno capito che ritardi nei lavori, per garantire legalità, sono accettabili. C’è fiducia nella Raggi. Ma a Gramellini non piace. Ci salveranno gli ingenui, recita un suo libro: purché non sia finta ingenuità, aggiungo, utile a forze dichiarate avverse, e di fatto protette. Fai bei sogni, Gramellini; ma poi svegliati, prendi il caffè e racconta la realtà com’è: senza avallare con le omissioni vecchi poteri romani che odiano la Raggi perché gli è ostile.                        FONTE
Angelo Cannatà FQ 23 maggio 2020