Maurizio Landini: «Il tempo delle parole è finito»

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“Quanti Covid debbono venire per capire che bisogna cambiare? Basta con ragionamenti vecchi come il cucco: il problema non sono le ore lavorate, in Italia ne lavoriamo fin troppe, e non raccontiamoci storie sul fatto che ci siano troppi diritti perché non è vero. Il nodo è nel valore aggiunto del lavoro ovvero negli investimenti, nell’innovazione e nella ricerca. Bisogna comprendere che dove c’è più precarietà, come da noi, questo valore aggiunto cala. Più precarietà non produce affatto più posti di lavoro. Il problema del nostro paese non è la produttività ma combattere l’evasione e far ripartire gli investimenti pubblici e privati su nuovi prodotti e nuove filiere produttive”. Maurizio Landini su la 7 boccia le indiscrezioni sul decreto semplificazioni, chiede al governo di prorogare il blocco dei licenziamenti fino a fine anno (e non solo di prometterlo) e al mondo delle imprese dice: “Chi pensa di risolvere licenziando le persone non guarda al futuro perché un’impresa seria ha bisogno delle competenze dei suoi lavoratori.”