Medio Oriente, Premio Speciale di “Averroè” ad Hamid Basket e Rachid Mohamed Benhadj

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Ha avuto luogo  mercoledì 17 luglio a Roma, la cerimonia di consegna del Premio Speciale Centro Alti Studi “Averroè” ad Hamid Basket e Rachid Mohamed Benhadj, due personalità che in campo cinematografico e artistico hanno contribuito significativamente al dialogo tra culture e religioni nel Mediterraneo, tra Europa e mondo arabo. Il Premio è stato conferito presso la Sala Conferenze del Centro Alti Studi “Averroè” dalla Presidente, On. Souad Sbai, con la partecipazione d’illustri esponenti del mondo del cinema, tra cui il produttore Luciano Sovena e l’attrice Ira Fronten. Entrambi molto legati professionalmente e personalmente all’Italia, Basket e Benhadj rappresentano figure di spicco del panorama artistico e culturale nord-africano contemporaneo. Come cineasta marocchino, Basket ha realizzato numerosi film che raccontano il Marocco di oggi nelle sue diverse sfaccettature sociali ed esistenziali. L’ultimo lungometraggio, Les Silences des Papillon (2018), ha ricevuto in Egitto il Premio come Miglior Film al 34esimo Festival del Cinema di Alessandria per i Paesi del Mediterraneo. Le opere di Benhadj, algerino, sono state caratterizzate da un forte impegno sociale a partire dagli anni ’70. Le sue pellicole hanno gettato luce sulla vita disagiata e disperata di giovani, donne, umili lavoratori, nel Maghreb del contrarsi tra urbano e rurale, tradizione e modernità. Pittore di fama internazionale, Benhadj è stato premiato alla Mostra Internazionale di Parigi (1973). Vive da anni in Italia ed è stato insignito del Premio “Una Coppola per il Dialogo” per il suo impegno a favore del dialogo interreligioso e interculturale.
“Il Premio Speciale del Centro Alti Studi ‘Averroè’ ad Hamid Basket e Rachid Mohamed Benhadj è un riconoscimento alla cultura araba laica e moderata, che continua a promuovere i diritti umani contro il fondamentalismo dei Fratelli Musulmani”, ha dichiarato l’On. Sbai. “Il cinema, in particolare, è sinonimo di apertura ed è un formidabile veicolo delle relazioni tra i popoli. Il Mediterraneo ha bisogno di figure come Basket e Benhadj per costruire un futuro di pace, sviluppo e diritti umani.