Meluzzi: “Il rischio di sostituzione etnica ci faccia riflettere sul futuro della nostra nazione”

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“La vera spiegazione strategica e razionale sul fenomeno della migrazione afro-islamica in Italia negli ultimi anni l’ha data Emma Bonino, già ministro degli Esteri. È lei a dire che tra il 2014 e il 2016 furono proprio lei e Renzi a chiedere, durante le riunioni degli organismi internazionali, alle famigerate Organizzazioni non governative, di scaricare in Italia tutti i migranti ritrovati nel Mediterraneo”.

E’ quanto sottolinea lo psichiatra, criminologo e scrittore Alessandro Meluzzi nel saggio a sua firma pubblicato sul «Primo rapporto sull’islamizzazione d’Europa» curato appunto dalla Fondazione Farefuturo con il contributo dell’Ufficio Studi di Fratelli d’Italia che è stato presentato oggi alle 15 in Senato.

“La cosa appariva ancora, in quel momento, un’emergenza migratoria tutto sommato temporanea con aspetti drammatici – spiega lo scrittore – Ma tant’è. Questo mise in movimento un colossale fatturato dell’accoglienza, ben noto in Italia, tanto da avere prodotto 7 miliardi di euro di introiti per le cosiddette organizzazioni umanitarie, laiche e religiose. Ma soprattutto una pressione di immagine e di comunicazione sullo sterminato continente africano di cui oggi vediamo gli effetti dell’indotto”.

“Il rischio di una sostituzione etnica in una realtà in cui il mondo islamico si esprime attraverso cinque figli per coppia al netto della poligamia ed un mondo italiano da un figlio per coppia non può non farci riflettere sul futuro della nostra Nazione, della nostra identità e del nostro modo di vivere”.

“Non consegneremo la nostra Italia né alla mafia nigeriana né ai muezzin – conclude Meluzzi – perché preferiamo ancora sentir suonare le campane piuttosto che ascoltare cantare dai minareti”.