MENO PESTICIDI E PIÙ SALUTE PER L’UOMO E PER L’AMBIENTE

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Va in questa direzione il nuovo Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ormai in dirittura di arrivo. La fase di consultazione con le associazioni terminerà il 15 ottobre. Intanto è motivo di grande soddisfazione poter evidenziare, come ho fatto oggi alla riunione del comitato di coordinamento del Sud Europa in materia di autorizzazione dei prodotti fitosanitari (sotto la presidenza italiana da ottobre 2018 a ottobre 2019), che in Italia su un milione e 797mila analisi effettuate sugli alimenti nel 2017 (ultimo anno disponibile), pari a oltre 11mila controlli riguardanti 625 elementi chimici, solo nello 0,9 per cento dei casi è stato riscontrato un livello di residuo di fitofarmaci superiore ai limiti di legge, rispetto a una media europea del 2,5 per cento. Ben cosciente che il vero problema sono i residui multipli di prodotti fitosanitari (il cosiddetto effetto cocktail), vanno senz’altro acquisite ulteriori conoscenze scientifiche su questo impatto. Al contempo auspichiamo standard in termini di valutazione dei rischi e di sicurezza per il consumatore anche nell’introduzione di alimenti provenienti dai Paesi terzi dove sono utilizzate sostanze attive non più autorizzate nell’Unione europea, nondimeno per garantire la competitività e l’eccellenza delle nostre produzioni.