Mes, nuovo attacco di Salvini a Conte: raccontata “ennesima bugia”

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Il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno oggi a Bruxelles è stato molto chiaro ed esplicito, affermando di “non vedere la necessità” di una riapertura della discussione sulla riforma del Mes, dal momento che l’accordo politico è stato raggiunto fra i Paesi membri lo scorso giugno.

Il leader della Lega ha proseguito i suoi attacchi contro il premier Conte, prendendo spunto dalle dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno rilasciate oggi a Bruxelles, che sostanzialmente ha escluso la riapertura delle discussioni per rivedere la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), noto anche come fondo salva-Stati, a differenza di quanto affermato nei giorni scorsi in Parlamento dal presidente del Consiglio e dei proclami del leader del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio, che ha fatto capire alle altre forze della maggioranza che il Mes passerà solo se lo vorrà il M5s con le opportune correzioni per mettere in sicurezza l’Italia.

“E’ l’ennesima bugia di Conte. Da Bruxelles continuano a dire pacchetto chiuso. E Conte dice invece che è aperto. Non mi stupirebbe l’ennesima bugia, bisogna fermare la firma contro qualcosa che è contro l’interesse nazionale”, ha dichiarato Salvini in queste ore, commentando le parole del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno.

Per l’Europa Mes non necessita ulteriori discussioni

Il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno oggi a Bruxelles è stato molto chiaro ed esplicito, affermando di “non vedere la necessità” di una riapertura della discussione sulla riforma del Mes, dal momento che l’accordo politico è stato raggiunto fra i Paesi membri lo scorso giugno.

“Sul Trattato Mes abbiamo lavorato molto in questi anni, e preso una decisione a giugno. Da allora è continuato il lavoro tecnico, e oggi faremo il punto, con la prospettiva di firmare le modifiche al Trattato all’inizio dell’anno prossimo”, ha detto Centeno, le cui parole sono riportate dal media italiano Askanews.

Rispondendo ad un giornalista che chiedeva delucidazioni sulla possibilità di riaprire la discussione su alcuni punti della riforma del Mes, il presidente dell’Eurogruppo ha risposto che manca la necessità e non ci sono margini per il concretizzarsi di questo scenario.
Conte a difesa del Mes

Riferendo in Parlamento sulla questione del Mes, dopo le accuse di “alto tradimento” da parte delle correnti sovraniste dell’opposizioni di centrodestra, il premier aveva escluso rischi per l’Italia dalle modifiche concordate sul Mes a livello europeo.

“Possiamo affermare che il negoziato sin qui condotto ha raggiunto un equilibrio in linea con gli interessi nazionali”.

Inoltre aveva accusato la Lega e Fratelli d’Italia di diffondere “notizie false e allarmistiche”.
Il “ricatto” di Di Maio

“Ora, il Movimento 5 Stelle dice una cosa molto chiara: c’è una riforma in corso, prendiamoci del tempo per fare delle modifiche che non rendano questo fondo un pericolo”, aveva affermato Di Maio in un post sui social in merito al Mes, aggiungendo che il MoVimento è l’ago della bilancia e così come si presenta la riforma “non conviene”.

Queste parole non sono piaciute al Pd, la seconda forza della maggioranza. Il capogruppo dei Dem alla Camera Graziano Delrio ha parlato di inammissibilità del metodo del ricatto nei rapporti con gli alleati, aggiungendo che il suo partito non ha paura delle urne.