Mettiamo al centro la salute di tutti, iniziando dalle periferie

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Chi fa politica come me non può che lasciarsi orientare nelle scelte, grandi o piccole che siano, dall’immagine, a volte nitida a volte sfocata, del mondo che vuole costruire. Immaginare un futuro migliore è definito dalla propria mappa valoriale e quindi necessita anche di mediazioni.

Il momento è quello giusto: abbiamo tante risorse dallo stato e dall’Europa che rendono possibile la realizzazione dei nostri progetti.

Tra le opportunità che in queste settimane alimentano il dibattito politico, ci sono le risorse derivanti dal Mes. Ognuno deve avere la possibilità, indipendentemente da dove risieda, di veder rispettato il proprio diritto alla salute, perché il miglioramento di questi presidi e delle infrastrutture ad essi collegati, potrebbe rivitalizzare territori, destinati allo spopolamento, creando posti di lavoro e sicurezze per chi li abita.

Affinché le risorse non siano sprecate ma diventino volano per lo sviluppo di tutto il territorio, dovremmo saper leggere, analizzare e comprendere i bisogni delle comunità locali per progettare, coinvolgendo dal basso anche i cittadini, un nuovo sistema sanitario: moderno, sicuro e ramificato in tutto il territorio.

Immagino quindi un paese in cui l’alta tecnologia e una rete di infrastrutture immateriali (di ultima generazione) consentano di mettere in collegamento i presidi più remoti con le competenze più elevate in campo sanitario. Immagino un sistema in cui anche nel territorio più periferico sia possibile, oltre che ricevere le prime cure, accedere a servizi diagnostici, di supporto per patologie legate ai corretti stili di vita o ai disturbi dell’apprendimento, a visite specialistiche, e tutto quello che rende praticabile il diritto alla salute.

Visto l’orientamento del Partito democratico per l’utilizzo del fondo, la mia proposta, nella nostra discussione interna, è stata quella di investire le risorse disponibili per ripensare le fondamenta del sistema infrastrutturale a servizio della salute e del benessere dei cittadini: vorrei, e per questo mi impegnerò, che si parta dagli ospedali/presidi periferici.

Abbiamo un importante lavoro da fare che non può che partire da un grande progetto: non perdiamo l’occasione di rendere migliore, per noi e per i nostri figli, il nostro paese.

Marco Simiani è responsabile Infrastrutture nella segreteria nazionale PD