Migranti, 72 corpi recuperati dopo naufragio al largo della Tunisia

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E’ salito a 72 il numero di corpi rinvenuti a seguito del naufragio di un gommone, con a bordo oltre 80 migranti, avvenuto lo scorso primo luglio al largo delle coste tunisine di Zarzis. Lo ha reso noto il portavoce della Guardia costiera tunisina per il distretto sud, Rachid Bouzidi, all’agenzia di stampa tunisina Tap, precisando che la maggior parte dei cadaveri sono stati ritrovati sulle coste di Zarzis, Djerba e El Ketf a Ben Guerdane. Una dozzina i migranti ancora dispersi. I loro corpi, in decomposizione, sono stati trasferiti all’ospedale di Gabes per le analisi genetiche e poi per la sepoltura a Gabes o a Zarzis, nel cimitero riservato ai migranti, già saturo per via della grande frequenza di naufragi di migranti partiti dalle coste libiche avvenuti in quel tratto di Mediterraneo. Secondo le dichiarazioni di uno dei sopravvissuti raccolte dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), a bordo del gommone, partito dalle coste libiche di Zwara in direzione Italia, vi erano 86 persone. Solo tre i superstiti.