Migranti: Guerra, un mese di permesso compromesso non accettabile

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“Il compromesso ipotizzato per non regolarizzare gli immigrati e al tempo stesso concedere loro un permesso di lavoro per un mese è inaccettabile”. Lo dichiara in un comunicato Maria Cecilia Guerra, esponente di LeU e Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Sarebbe ipocrita riconoscere, da un lato, che senza gli immigrati i nostri raccolti stagionali sono a rischio come sostengono le organizzazioni agricole e, dall’altro, non accettare di dare dignità e regolarità a quelli già sul territorio italiano. Immigrati che svolgono, molto spesso, questi lavori in condizioni di sfruttamento estremo e con rischi evidenti per la salute e sicurezza loro e di tutti noi, non solo in agricoltura, ma anche nella logistica e nell’edilizia. Lo stesso vale per il lavoro, indispensabile, che le immigrate svolgono come badanti che si occupano dei nostri genitori o nonni”, sottolinea Guerra.
“Far emergere il lavoro nero e dare dignità a decine di migliaia di persone è nell’interesse nazionale, con buona pace della propaganda della destra. Così come fare uscire dall’illegalità migliaia di datori di lavoro e di famiglie. La regolarizzazione degli stranieri lavoratori in Italia – conclude l’esponente di LeU – va affrontata, subito, con realismo, giustizia e civiltà, senza scorciatoie o compromessi al ribasso”.