Migranti, Ismu: il 52% degli stranieri presenti in Italia è donna

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In Italia l’immigrazione è donna: secondo quanto emerge dall’analisi condotta dalla Fondazione Ismu sulla base dei dati Istat aggiornati al 1 gennaio scorso, ammontano a 2 milioni e 235mila le donne adulte straniere regolarmente residenti in Italia, contro poco più i 2 milioni e 46 mila uomini. Le donne, quindi, rappresentano il 52,4% degli adulti immigrati. Il quadro cambia soltanto se si prende in considerazione la popolazione minorenne straniera presente in Italia: in questo caso a prevalere è la componente maschile (51,9% del totale) mentre le donne, tra i minorenni, rappresentano il 48,1%.

Le donne immigrate provengano prevalentemente da Romania, Albania e Marocco, seguiti da Ucraina, Cina, Filippine, Moldova, India, Polonia, Perù, Sri Lanka, Nigeria, Egitto, Ecuador e Bangladesh. Secondo Ismu, a inizio 2020 il collettivo che presenta la più alta percentuale di presenza femminile è quello ucraino (77,3%), seguito dal polacco (74,1%), moldovo (66,1%) e bulgaro (62,6%). Più sbilanciati al maschile sono invece tutti i gruppi nazionali asiatici o africani formati da srilankesi, marocchini, indiani, nigeriani, tunisini, egiziani e soprattutto pakistani, bangladeshi e senegalesi. Tra questi ultimi tre le incidenze femminili raggiungono solo rispettivamente il 30,4%, il 28,1% e il 25,4%.

La tendenza, evidenzia il rapporto della Fondazione Ismu, si è invertita a partire dal 2005. I dati disponibili fino a quell’anno dicono che, prima del 2005, la popolazione immigrata era per la maggior parte costituita da presenze maschili. Poi, a partire da 15 anni fa, la componente femminile ha cominciato ad acquisire un peso sempre maggiore dovuto sia all’aumento dei ricongiungimenti familiari (per lo più femminili), sia all’allargamento a Est dell’area di libera circolazione europea, che ha comportato l’incremento di nuovi flussi esteuropei (soprattutto, anche se non solo, di assistenti domiciliari e badanti). Secondo i calcoli di Ismu, dal 1 gennaio 2005 al 1 gennaio 2020 il numero di donne immigrate ha registrato un aumento del 141% (contro un incremento degli uomini del 112%).