Migranti. Lamorgese: “Niente fondi a Paesi Ue che non collaborano”

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“Niente Recovery ai Paesi che non collaborano con i migranti”. In un colloquio con Il Foglio, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese chiede sanzioni per chi non collabora sui migranti e sulla loro redistribuzione perchè , “se vogliamo avere un’Europa integrata, dobbiamo partire da qui”. Magari rendendo più difficile l’accesso a meccanismi come il Recovery Fund: “Penso sia un’idea da non sottovalutare”, dice Lamorgese. “Il fenomeno migratorio al quale stiamo assistendo riguarda per la gran parte i barchini autonomi che ci sono sempre stati e che sono difficili da fermare se non intervenendo sui paesi di partenza”. Musumeci: “L’Europa non può essere soltanto una contabilità di fondi strutturali” “Il problema legato alla ricollocazione dei migranti in Europa è un problema che non riguarda le Regioni. Riguarda il Governo centrale. Li possiamo mettere in Spagna, in Germania, in Francia, nei Paesi europei del Nord. Dov’è l’Europa?. L’Europa non può essere soltanto una contabilità di fondi strutturali. Deve anche essere un’idea, soprattutto un’idea, un valore”. Lo ha affermato stamane il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci intervistato da Giorgio Zanchini durante la trasmissione Radio anch’io. Replicando ad una affermazione di Zanchini secondo cui i Paesi del Centro e Nord Europa “ne hanno accolti molti più di noi italiani”, Musumeci ha detto: “Assolutamente non è così. Non sono dati elaborati in maniera corretta. Lo dico perché vivo nella trincea dell’immigrazione e so con assoluta certezza quanta miopia e quanto cinismi vi sia nei Paesi europei”. “L’Europa – ha concluso Musumeci – intervenga nei Paesi poveri dai quali si muove gran parte di questo flusso migratorio. Non tutti vengono perché debbono sottrarsi a guerra o persecuzione. In Sicilia è arrivata anche gente con il barboncino in braccio…””. In arrivo misure dopo “ispezioni” hotspot. Domani sarà svuotato quello di Lampedusa È una condizione di illegalità che il governo centrale si è impegnato a rimuovere dopo una nostra presa di posizione ferma e, forse, senza precedenti” ha spiegato Musumeci che ieri ha incontrato a Roma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Domani sarà svuotato l’HotSpot di Lampedusa : lo abbiamo chiesto, ci è stato confermato e voglio crederci. Noi intanto da questa mattina lavoriamo a un provvedimento che dia seguito alle ispezioni sanitarie già eseguite (e da eseguire) e che, sono certo, troverà il consenso anche del Viminale. Il diritto alla salute è un bene prezioso. Vale una battaglia di civiltà”. Al via a Lampedusa distruzione di 160 barchini Proprio a Lampedusa è in corso da questa mattina un’operazione straordinaria, commissionata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli a seguito del nullaosta della Procura della Repubblica di Agrigento, per la demolizione e rimozione di 160 piccole imbarcazioni ormeggiate (affondate o semi affondate) nello specchio d’acqua dinanzi al molo Favarolo. Così il Viminale. Questo, spiega il ministero, è il quarto intervento nell’arco del 2020 per la bonifica del porto di Lampedusa a seguito dell’intensificarsi del fenomeno degli sbarchi autonomi.