Migranti, l’Inps deve pagare anche per i familiari a carico che vivono all’estero

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Lo ha stabilito una sentenza della Corte europea, che obbliga l’Italia ad assicurare parità di trattamento tra italiani e stranieri regolari. Per questo l’Inps dovrà corrispondere gli assegni familiari anche nel caso in cui le famiglie dei migranti con regolare permesso di soggiorno risiedono nel Paese d’origine.

Gli assegni dell’Inps devono essere corrisposti ai familiari degli stranieri che risiedono in Italia con permesso di soggiorno unico o di lungo periodo, anche se vivono fuori dai confini dell’Unione europea.

È quanto hanno stabilito, in due sentenze, i giudici della Corte di giustizia europea. L’organismo si è pronunciato dopo il ricorso in Cassazione che due cittadini stranieri residenti in Italia, originari di Pakistan e Sri Lanka, hanno presentato contro l’Inps.

Entrambi avevano chiesto all’istituto di previdenza il proseguimento del pagamento degli assegni familiari nei confronti delle loro rispettive mogli e dei loro figli, che l’Inps aveva interrotto poiché avevano lasciato il territorio nazionale per tornare nei loro Paesi d’origine.

“La normativa italiana che rifiuta o riduce una prestazione di sicurezza sociale al cittadino extra Ue, titolare di un permesso unico o soggiornante di lungo periodo, per il fatto che i suoi familiari risiedono in un Paese terzo Ue – si legge in una delle sentenze, citata da Rainews24 – è contraria al diritto dell’Unione europea”.

“La stessa prestazione – specifica ancora la Corte – è accordata ai cittadini italiani indipendentemente dal luogo in cui i loro familiari risiedono”. E quindi ai migranti regolari, notano i giudici, devono essere applicate le stesse regole che valgono per i cittadini italiani, garantendo il principio di “parità di trattamento”.

Per questo l’esclusione dai benefit destinati ai familiari degli stranieri regolari che vivono all’estero, a Bruxelles viene considerata illegittima.

Tra le reazioni politiche spicca quella del leader della Lega, Matteo Salvini. “La Corte Europea stabilisce (e lo impone all’Italia) che gli extracomunitari hanno diritto ad assegni anche per i familiari a carico che vivono all’estero fuori dalla UE! Ma stiamo scherzando?”, ha scritto il leghista in un post pubblicato sui suoi canali social.