Secondo il Globalization and World Cities Research Network, think tank che studia le relazioni tra le città del mondo nel contesto della globalizzazione, Milano è 11ma nella classifica delle “città globali”, ma non solo: nel 2025 sarà ancora nella top 50 nonostante la crescita di città asiatiche e africane, restando comunque l’unica città italiana e una delle 9 europee presenti in classifica.
Un successo garantito dalla straordinaria capacità che ha il capoluogo lombardo di cambiare continuamente pelle, adattandosi ai tempi attraverso innovazione e rinnovamento, tramite politiche sempre puntuali e lungimiranti e tanto lavoro e sacrificio.
La volontà è di valorizzare l’ecosistema di Milano e della Regione come “fabbrica di innovazione” dove si incontrano le idee, il talento e il coraggio di chi fa impresa. In Lombardia, infatti, sono concentrati il 32% dei brevetti nazionali e il 33% degli occupati nei settori avanzati del manifatturiero, oltre a 13 università riconosciute a livello internazionale, il 27% della ricerca scientifica italiana maggiormente citata a livello globale e oltre 15 mila nuove startup ad alta intensità di conoscenza.
Dopo il recente successo delle Olimpiadi invernali del 2026 in partnership con Cortina, infatti, Milano e le sue istituzioni non nascondono il loro prossimo obiettivo: portare in casa la sede del tribunale dei brevetti, nel caso in cui la sede di Londra dovesse chiudere i battenti per effetto della Brexit.