Milano, sold out il Piccolo Teatro Strehler per il nostro evento

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In coda più di un’ora prima, pur di entrare nel Piccolo di Milano: il capoluogo lombardo ha mostrato calore ed entusiasmo per il nostro evento

La presentazione del nostro progetto politico a Milano, entro gli spazi del Piccolo Teatro Strehler, lunedì 2 dicembre 2019, ha riscosso un indubbio successo. I simpatizzanti di Italia Viva, nonostante il freddo, hanno affrontato lunghe code pur di essere presenti.

Matteo Renzi ha preso la parola dopo gli interventi della Ministra Elena Bonetti e del professor Marco Fortis. Mentre alla Ministra Bonetti è spettato il compito di presentare le nostre idee in ambito sociale, con le proposte contenute nel Family Act, il professor Fortis ha dedicato il suo intervento a presentare i dati relativi alla situazione economica del nostro paese.

Renzi, riprendendo il filo dei dati economici presentati dal professor Fortis – dati presentati anche durante il nostro evento torinese dedicato al piano Italia Shock – ha puntato l’attenzione sui dati economici di crescita del nostro paese. O meglio: di non-crescita, giacché – come ampiamente dimostrato dal lavoro del professor Fortis – la crescita del nostro Pil si è fermata, dopo un triennio proficuo. “C’è un dato interessante, quello sugli interessi sui mutui. Quel dato complessivo, costava più, nel 2013, più di quanto spendevamo per l’istruzione. Grazie a una serie di riforme e all’intervento di Mario Draghi, si riuscì ad abbassare quel costo. Ed è quel che vorrei anche per il futuro: consentire al paese di spendere di più per l’istruzione dei propri figli che non per pagare le colpe dei padri”, ha spiegato Renzi.

Venendo alla nascita del nostro progetto politico, Matteo Renzi ha spiegato che – dopo aver affrontato il momento d’emergenza dettato dal dover sostenere un nuovo governo che possa reggere possibilmente fino al 2023 – non era possibile accettare un’alleanza strategica con i 5 Stelle. “A un certo punto ho visto nascere una sorta di corrispondenza di amorosi sensi, fra il MoVimento ed il Pd. Davanti a questo, ci siamo detti che non era possibile proseguire”, ha spiegato Renzi. “Siamo stati costretti a questa scelta. Ma ora vogliamo guardare avanti, al futuro, a cosa possiamo fare di bello”, ha proseguito.

“Noi non siamo quelli che dicono solo di no. Nel momento in cui c’è chi crede al populismo, noi vogliamo essere salmoni, non sardine, vogliamo essere coloro che vanno controcorrente, mentre altri scelgono di dire solo no, compiendo una scelta fin troppo facile”, ha sottolineato Renzi. “Vogliamo ritrovare – ha proseguito – il gusto di far politica, con azioni concrete, dando spazio a giovani e donne, così come stiamo facendo, anche in virtù degli errori passati: avrei dovuto rottamare di più”.

“Italia Viva deve essere, in questo scenario, una cosa fresca, nuova, innovativa, divertente”, ha sottolineato. “Non era più possibile restare in un partito dove, ogni mattina, bisognava stare attenti a chi ti sparava alle gambe. Oggi vogliamo portare freschezza ma anche idee concrete: è quel che chiedo a tutti voi”.

Matteo Renzi ha poi preannunciato che presto passeremo alla fase di una più completa organizzazione strutturale, dopo la fase iniziale di entusiasmo e spontaneismo, anche in virtù degli ottimi risultati in termini di adesioni e sostegno.

Il passaggio successivo dell’intervento di Matteo Renzi è dedicato all’ambientalismo, nel contesto della globalizzazione, laddove “Italia Viva è un partito che non ha paura della globalizzazione, non ha paura del futuro, né dell’innovazione”. Ma non solo: Renzi ha plaudito alle proposte del Family Act e ha poi voluto esaustivamente presentare il piano Italia Shock alla platea del Piccolo.

“L’Italia ha fermi, nel cassetto, 120 miliardi di euro: bisogna sbloccarli e Milano ci insegna come, guardando al modello Expo”, ha spiegato Renzi. “Con Expo, la città è rinata, si è rialzata. E sono particolarmente orgoglioso di aver potuto portare ospiti internazionali all’evento”, ha sottolineato Renzi, invitando a scoprire il piano visitando l’apposita pagina sul nostro sito.

Attenzione anche ai social, nell’intervento di Matteo Renzi. “””Se Salvini ha fatto la Bestia – ha spiegato, nel passaggio dedicato alla comunicazione politica contemporanea – noi faremo la Bella”. “I social oggi – ha proseguito Renzi – danno la possibilità di vedere chi sta con te o contro, una cosa pericolosa ma interessante. Guardiamo cosa è accaduto relativamente alla propaganda su Quota 100: Salvini ha preso una parte degli italiani nati in alcuni anni e ha permesso loro di andare in pensione prima, costi quel che costi. Poi, sulla base dell’investimento fatto su di loro, ha costruito la narrazione social di un risultato raggiunto”.

Renzi ha voluto poi dedicare un passaggio alla posizione garantista del nostro progetto politico, partendo dall’inchiesta relativa alla Fondazione Open: “Italia Viva è garantista, ma non a giorni alterni, come altri. Cosa è accaduto in questi giorni? Si è parlato della Fondazione Open, cui si deve l’organizzazione della Leopolda, un evento cui tanti di voi hanno partecipato. Open è stata equiparata a un partito. Ma non è la magistratura a decidere cosa è un partito”. “Chi fa politica – ha spiegato Renzi – deve essere trasparente. Ma l’Italia è piena di fondazioni che non pubblicano i loro bilanci”. Il passaggio successivo ha ripercorso la vicenda personale relativa all’acquisto dell’abitazione della famiglia Renzi, vicenda sulla quale Renzi aveva già chiarito la propria posizione, durante una conferenza stampa. “Ho fiducia nella giustizia – ha spiegato Renzi – e per questo ho intrapreso azioni giudiziarie per comprendere cosa è avvenuto. Abbiamo passato momenti peggiori, in questi anni: mai perdere l’entusiasmo”.

“C’è un paese da rimettere in sesto – ha spiegato Renzi, in conclusione al suo intervento – c’è bisogno di mettere in campo nuove energie e lo faremo anche grazie alla prossima scuola di formazione per giovanissimi, in programma per il prossimo agosto. C’è bisogno di non perdere né energie, né entusiasmo. La parola chiave è ‘coraggio’. Chi è che ha coraggio? Colui che ha un cuore. Se il populismo parla alla pancia, la politica parla al cuore. Italia Viva parla al cuore. Conto su di voi, io non mollo, insieme a voi sono pronto a raddoppiare. Andiamo a cambiare l’Italia!”.