Minorenni a rischio, al via “unità di strada e di educativa territoriale”

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Upset boy against a wall

Il Dipartimento Politiche Sociali ha aggiudicato il servizio di Unità di contatto su strada e di ‘educativa territoriale’ per interventi di prevenzione e riduzione del rischio di devianza, in favore di persone di minore età. L’attività parte il 1° settembre. Obiettivo: interventi rapidi in situazioni critiche, per inserire o re-inserire persone di minore età (italiani, stranieri e stranieri non accompagnati) – a grave rischio o già emarginati – e per prevenire la devianza (prevenzione primaria) o l’aggravarsi del disagio (prevenzione secondaria) nel contesto scolastico, lavorativo e sociale.

Il progetto, per realizzare importanti azioni ‘di rete’, è in sinergia operativa con il “Servizio di contatto per interventi di prevenzione dei rischi e riduzione del danno, rivolto a persone che si prostituiscono, con particolare attenzione alle vittime di tratta sessuale”. Altre finalità: la prevenzione di processi di stigmatizzazione ed emarginazione sociale di soggetti a rischio; la ri-socializzazione di soggetti in condizioni di emarginazione grave, attraverso l’accompagnamento ai servizi; il sostegno a famiglie in difficoltà; l’integrazione operativa delle risorse sul territorio. Il progetto si inserisce nel quadro della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

L’unità, operativa per 24 mesi e almeno 72 ore settimanali (orario 11- 23), avvierà percorsi informativi su problemi giovanili anche in aree in cui la presenza di minori stranieri non accompagnati è potenziale causa di fenomeni di intolleranza. Composta da un’équipe specializzata nel lavoro di strada con soggetti giovani a rischio devianza, agirà in luoghi strategicamente scelti per l’elevata frequentazione giovanile (piazze, parchi, stazioni ferroviarie e metropolitane che ospitano centri di accoglienza ecc.). Le professionalità coinvolte, formate ed esperte, saranno: il responsabile, gli educatori di strada, gli animatori territoriali e i mediatori linguistico-culturali.

“Un ‘lavoro di strada’ che cerca le persone di minore età più difficili da raggiungere”, spiega l’assessora Laura Baldassarre (Persona, Scuola e Comunità Solidale). “La questione della tutela dei minorenni e del contrasto a comportamenti deviati nei loro confronti è accesa. Attraverso questo servizio andiamo incontro ai giovani per stare con loro e sensibilizzarli con personale qualificato. L’unità raccoglierà anche informazioni importanti su punti di ritrovo, criticità, bisogni e caratteristiche dei destinatari, per meglio comprendere modalità e fenomeni ‘sommersi’ e per offrire risposte sempre più efficaci”.