Libia, autobomba a Bengasi: uccisi due dipendenti dell’Onu

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Un’autobomba ha ucciso due dipendenti dell’Onu a Bengasi. Lo riferisce il New York Times, citando Associated Press. È di due funzionari addetti alla sicurezza dell’Unsmil uccisi e almeno 9 feriti il primo bilancio dell’esplosione di un’autobomba ad ovest di Bengasi, nella regione di al Hawhari. Lo rivela il sito al Wasat, citando fonti della sicurezza e mediche. L’agenzia di stampa libica Lana ha annunciato che l’esplosione è avvenuta davanti al negozio di alimentari Arkan market nella zona di al-Hawari, precisando che i due dipendenti dell’Unsmil sono un libico e un cittadino delle isole Fiji, mentre tra i feriti vi sono un sudanese e un cittadino della Giamaica. Una bomba nello stesso giorno in cui, sempre a Bengasi, il portavoce delle milizie di Haftar generale Ahmed al-Mismari aveva annunciato che Haftar ha accettato la proposta di tregua dell’Onu in occasione della festa del sacrificio, in pratica un cessate il fuoco di 48 ore. Il maresciallo Khalifa Haftar dunque ha accettato la tregua proposta dall’Onu, in occasione della festa del sacrificio, l’Eid al-Adha, che inizia domani. Lo ha reso noto il portavoce delle milizie di Haftar, il Libyan National army (Lna), generale Ahmed al-Mismari. Lo riportano i media libici, aggiungendo che la tregua per Haftar, sul fronte di Tripoli, scatta oggi fino a lunedì pomeriggio. Appena ieri Haftar aveva respinto l’appello al cessate il fuoco, dopo oltre 4 mesi dall’inizio dell’offensiva su Tripoli. Le forze di Haftar “annunciano uno stop di tutte le operazioni militari nei sobborghi di Tripoli”, ha detto in conferenza stampa a Bengasi Ahmad al-Mesmari. Da aprile l’Esercito nazionale libico di Haftar combatte per conquistare Tripoli sottraendone il controllo al governo di unità nazionale sostenuto dalla comunità internazionale. Il Consiglio di sicurezza è stato convocato d’emergenza in merito alla situazione in Libia. Lo riporta un tweet della rappresentanza diplomatica francese. –