Moschea: il Comune rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato“

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PISA-  Il Comune ha rinunciato a ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Toscana che annullava gli atti della variante urbanistica relativi all’area della moschea di Porta a Lucca. E’ quanto emerso nel corso del Consiglio Comunale di oggi, 26 novembre, grazie ad un question time sull’argomento presentato dal consigliere di Diritti in Comune, Ciccio Auletta. Atto al quale ha risposto il sindaco, Michele Conti, che ha spiegato come il ricorso del Comune fosse collegato all’impugnazione della sentenza del Tar da parte del Mibact. Impugnazione alla quale lo stesso Ministero, in un secondo momento, ha poi rinunciato facendo quindi decadere anche il ricorso del Comune. Conti ha anche precisato che il Comune “svolta ogni valutazione di sua competenza” ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica alla realizzazione dell’edificio.

“”Grazie al nostro question time – afferma Auletta – si apprende che il Ministero ha ritirato il proprio ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che annullava gli atti della variante con cui la maggioranza ha cercato di impedire, in violazione alla nostra Costituzione, la realizzazione di un luogo di culto della comunità islamica. È decaduto così anche il ricorso del Comune di Pisa che non aveva presentato ricorso autonomo, nonostante i tanti annunci e la Ceccardi che si voleva incatenare, ma si era appoggiato, dando un incarico esterno pagato con soldi pubblici, a quello ministeriale. Si tratta del tracollo totale del sindaco Conti e della Lega, l’ennesima sconfitta di una campagna islamofoba e razzista della destra che ha usato la macchina comunale per fini propagandistici. Come abbiamo già detto Conti dovrebbe chiedere scusa alla città e dimettersi. La partita è finita”.

Sulla stessa posizione i consiglieri comunali del Pd Olivia Picchi e Marco Biondi. Picchi parla di “una gioia immensa e la vittoria dei diritti” con il sindaco “costretto ad ammettere una sconfitta politica senza precedenti. Ora dovrà rendere conto alla città dei soldi spesi inutilmente e del grande danno provocato alla Comunità Islamica e alla città tutta”. Secondo Biondi invece “si mette la parola fine a tutti gli atti fatti da questa amministrazione che andavano in contrasto al diritto alla libertà di culto della Comunità Islamica. C’è da chiedersi chi ora ripagherà la Comunità Islamica per i danni arrecati. Assurdo anche il silenzio assordante di questa amministrazione su questo passaggio, omesso volutamente dalla discussione pubblica, e dei deputati leghisti che per mesi sono stati sui giornali facendo una crociata contro la Moschea.Inoltre vale sottolineare che sono stati spesi soldi pubblici della collettività anche per l’ultimo incarico esterno dato per redigere la memoria da presentare in Consiglio di Stato. Incarico inutile visto che questa amministrazione non ha avuto il coraggio di andare avanti. In un momento di difficoltà anche economica a causa del covid-19 è stato veramente inaccettabile spendere soldi pubblici per un incarico esterno inutile”.