MOSTRA DI PITTURA A CARMAGNOLA (TO) DEDICATA AL PAESAGGIO NELL’ARTE

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al di la del fiume mostra carmagnola

“…di là dal fiume e tra gli alberi…”

Intorno al paesaggio nell’arte dal secolo XVII a oggi

Mostra di pittura a cura di Elio Rabbione

 Dal 28 maggio al 25 luglio 2021

Palazzo Lomellini, Piazza Sant’Agostino, 17 • Carmagnola (Torino)

Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola con la collaborazione dell’Associazione “Amici di Palazzo Lomellini”, questa mostra ha trovato ispirazione nell’ambiente, con paesaggi declinati pittoricamente nelle varie epoche e nelle varie tecniche, nelle intenzioni degli artisti più differenti, ritrovati ieri e oggi in Italia e altrove.

Inaugurazione: venerdì 28 maggio, ore 18:00

Giorni e orari di visita: giovedì, venerdì e sabato ore 15:30 > 18:30 | Domenica ore 10:30 > 12:30 e 15:30 > 18:30

Ingresso gratuito e senza prenotazione ma contingentato.

Sito internet del Comune: www.comune.carmagnola.to.it

Venerdì 28 maggio, alle ore 18, la mostra verrà inaugurata a Palazzo Lomellini, in Carmagnola, con ingressi contingentati secondo le attuali norme ministeriali sino al 25 luglio.

Presentazione del curatore Elio Rabbione

Volendo sin dal titolo assorbire l’angolo di un giardino, i cieli e le nubi rigonfie, i corsi d’acqua e un mulino sulla riva, il verde degli alberi che vanno a formare imponenti macchie e le distese dei prati che si perdono contro l’azzurro, gli sguardi a perdita d’occhio che possono interessare non soltanto le cime di una montagna ma pure il traffico congestionato di una città, abbiamo preso a prestito il titolo green dalla narrativa hemingwayana, riponendo oggi, attraverso una visione di oltre cento opere, in quei punti di sospensione che precedono e che seguono quel tanto di sogno che sempre accompagna le belle immagini. Un viaggio che certamente non ha le pretese di colmare ogni vuoto, di poter gettare lo sguardo completo su quanto in quattro secoli di storia la pittura abbia detto sull’argomento, come si sia mossa, tra i nomi importanti e non, nel riportare allo spettatore dei nostri giorni quel gran teatro che è la natura che ci circonda. Un viaggio che ha potuto espandersi grazie all’apporto dei collezionisti e delle Gallerie torinesi che hanno generosamente fornito le tele. Un rapporto di fiducia che ha coinvolto, in ultimo, per la prima volta, anche un piccolo quanto suggestivo museo della Valsusa.

Classicheggianti i paesaggi di Giancarlo Gasparin, di un affascinante nervosismo quelli di Luisella Rolle, pazienti, emozionalmente d’antan le distese di alberi e di poggi di Xavier de Maistre, gli antichi spazi siciliani di Pippo Leocata, le irruzioni del quotidiano tra le montagne di Luciano Spessot, i realistici scorci cittadini di Sandro Lobalzo, di recente scomparso, come Giacomo Gullo; e ancora, tra gli altri, la morbidezza impressionista di Bruno Molinaro, le stilizzazioni di Antonio Presti, le infinite colline dovute al lavoro di Franco Negro e di Adelma Mapelli.