Multinazionali estere in Italia, Lombardia al top

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Secondo i dati Istat più recenti, le imprese a controllo estero che operano in Italia sono pari a circa 15mila unità, impiegano il 7,9% degli addetti delle imprese industriali e dei servizi (oltre 1,3 milioni di occupati), contribuiscono al 15,5% del valore aggiunto (circa 120 miliardi di euro) e al 18,5% del fatturato. Lo rende noto l’Istat in occasione di un’audizione parlamentare sulla manovra.

Nel corso del tempo, ha rilevato l’Istat, il loro peso all`interno dell`economia italiana si è accresciuto: rispetto al 2008, si rilevano aumenti di circa 1 punto percentuale per l`occupazione, quasi 3 punti per il fatturato, oltre 3 punti per il valore aggiunto e incrementi ancora più elevati per esportazioni e importazioni.

Le prime cinque regioni italiane per rilevanza dell`attività delle Multinazionali estere sono: Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. In esse si concentra quasi il 70% degli addetti (68,5%) e circa i tre quarti del valore aggiunto (76,0%) realizzato In Italia dalle imprese nazionali a controllo estero.

Per quanto riguarda le strategie di sviluppo delle multinazionali estere in Italia, il 50% delle controllate estere industriali e il 65% di quelle dei servizi hanno programmato di non modificare in modo rilevante i livelli di attività in Italia. Il 40% delle imprese industriali e il 25% di quelle dei servizi ha programmato un incremento dei livelli di attività, mentre il 5% delle controllate estere industriali o nei servizi prevede una forte riduzione dei livelli di attività.