Museo autonomo Matera e Soprintendenza Archivistica in Basilicata

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Angelo Maggio: “Importante risultato, ma ora si dia avvio a un grande piano assunzionale straordinario”

A distanza di meno tre mesi da quando il Ministro Bonisoli, con un colpo di mano, aveva tentato di cancellare parte degli uffici statali del Ministero dei Beni Culturali in Basilicata, non solo possiamo dire che il pericolo è rientrato ma che la situazione si è diametralmente capovolta a vantaggio della nostra regione. Il nuovo regolamento di organizzazione a firma del Ministro Franceschini che istituisce il nuovo Museo autonomo a Matera, nato dall’accorpamento del Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna di Palazzo Lanfranchi con il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola, è un’operazione strategica per il ruolo che Matera e la nostra regione può assumere oltre il 2019.

Altro grande risultato per la nostra regione è il ritorno della Soprintendenza Archivistica in Basilicata che attualmente è accorpata con la Puglia con sede a Bari. Non dobbiamo tuttavia abbassare la guardia. Resta prioritaria per la Cgil la questione degli organici. Le nuove strutture dovranno prevedere una dotazione organica adeguata che possa garantirne il funzionamento. Già oggi gli uffici del Mibact lucani soffrono di una forte carenza di personale e già oggi sono previsti decine di pensionamenti. Affinché le sede lucane del Mibact possano essere messe nelle condizioni di operare correttamente e quindi offrire un servizio adeguato all’utenza, diventa imprescindibile e inderogabile l’avvio di un piano assunzionale straordinario, un’occasione unica per creare nuovi posti di lavoro per i nostri giovani.
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