Napoli, Graziella Pagano: “Italia Viva non sfiducerà de Magistris Almeno per il momento”

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La sensazione è che Pd e Italia Viva stiano giocando al gatto e al topo. Non si capisce chi stia stanando l’altro, però. Il segretario metropolitano Marco Sarracino, ma anche Nicola Oddati componente della squadra nazionale dem, si sono detti pronti a sottoscrivere la mozione di sfiducia al sindaco. «È Italia Viva che fa da stampella a de Magistris», l’accusa. Ed effettivamente i renziani (tutti e tre ex arancioni) in consiglio comunale non hanno nessuna intenzione di mandare a casa l’ex pm. O almeno così sembra. Perché la coordinatrice napoletana di Italia Viva, Graziella Pagano, ribalta il ragionamento: «Il Pd vuole addossare a noi la decisione. Sarracino, che ho sostenuto in altri tempi e che stimo, chiama sempre in campo Italia Viva, quasi che noi fossimo i veri avversari, l’opposizione. Mentre abbiamo sostenuto, nonostante le perplessità, Ruotolo e sosteniamo De Luca».

E perché lo farebbe?
«Credo che si lasci condizionare dai rapporti tesi nazionalmente tra Renzi e i vertici del suo partito. E poi per la campagna elettorale».

Cioè?
«A sostegno di De Luca ci saranno molte liste, almeno dieci civiche, quindi è chiaro che in una logica elettoralistica il Pd sia in competizione con chiunque. Legittimo, per carità».

Torniamo al consiglio comunale. Firmerete la mozione di sfiducia al sindaco?
«No, perché riteniamo che in questo momento de Magistris debba rispondere delle cose che fa. Poi dobbiamo prepararci alla battaglia».

Ma siete all’opposizione o no?
«Certo. Così come Renzi a Roma non ha sfiduciato Bonafede, così non siamo in condizione di mandare a casa de Magistris».

Si chiama tatticismo.
«No, politica. Io sono contraria che si vada alle elezioni in Regione e Comune insieme».

Quindi è sulle posizioni di De Luca?
«Non lo so e non mi interessa, se pensassi che oggi sarebbe un bene lasciare la città senza un sindaco come de Magistris lo farei cadere. Certo se presenta il solito bilancio pasticciato non lo voteremo. Ma il punto è un altro».

Quale?
«Ho chiesto un tavolo al Pd per decidere insieme se staccare la spina a de Magistris o no. Sarracino mi dica cosa vuole fare veramente a Napoli. Vogliamo mettere de Magistris nell’angolo? Vogliamo sfiduciarlo? Ma insieme, non ci usassero come parafulmine Tra l’altro il prossimo sindaco di Napoli non lo scelgono lui e De Luca».

È difficile però non credere che stiate facendo da stampella al sindaco più antirenziano d’Italia.
«Non ci sto a questa narrazione. Il Pd dicesse chiaramente che vuole sfiduciare de Magistris, non scarichi su di noi. Li sfido. Facciamo politica. Anche perché, per arrivare a 21 consiglieri mancano anche i deluchiani all’appello. È una situazione che va svelata alla città».

La mozione dem a Ciro Buonajuto è una vendetta?
«No. Ci sarà un elemento locale, ma se Sarracino non ne sapeva niente, significa che non ha autorità».