NASCE LA BANCA DATI RICETTIVITÀ: SCOPRIAMO INSIEME COS’È

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Mala tempora currunt per gli evasori fiscali del settore turistico-ricettivo.

Una delle novità previste dall’articolo 13 quater del Dl 34/2019, compreso all’interno del decreto Crescita, infatti, prevede l’istituzione di una banca dati ricettività deputata al controllo degli adempimenti fiscali di strutture ricettive, locatori e sublocatori di immobili.

Per quanto riguarda i contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni, i dati saranno comunicati dai titolari delle strutture alle questure competenti per territorio, mediante il portale AlloggiatiWeb. In seguito, il ministero dell’Interno li fornirà a sua volta all’Agenzia delle entrate che si occuperà di controllare gli adempimenti fiscali.

Sempre nell’articolo 13 quater del Dl 34/2019, si prevede l’istituzione presso il ministero delle Politiche Agricole della banca dati già menzionata, in cui ogni immobile sarà censito attraverso un codice identificativo alfanumerico che i soggetti titolari di strutture ricettive, gli esercenti di attività di intermediazione immobiliare ed i gestori di portali telematici saranno tenuti a pubblicare nella comunicazione di offerte e promozioni. I trasgressori incorreranno in una sanzione compresa tra i 500 ed i 5000 euro. Informazioni aggiuntive verranno fornite dal decreto che sarà emesso il 30 luglio prossimo.