Nasce la birra made in Lombardia

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Nasce la “birra lombarda”. L’11 febbraio è iniziato in VIII Commissione regionale Agricoltura l’iter del progetto di legge “Promozione e valorizzazione della filiera agroalimentare brassicola regionale”, che andrà a interessare le attività dei birrifici artigianali. All’importante seduta della Commissione hanno partecipato l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, il Direttore Generale della Unionbirrai Vittorio Ferraris e il Consigliere Nazionale della Unionbirrai Andrea Soncini.

“L’intento – ha spiegato il consigliere regionale Andrea Monti relatore del provvedimento – è quello di tutelare e valorizzare i piccoli birrifici indipendenti che rappresentano una realtà sempre più numerosa e importante nella nostra Regione”. I micro-birrifici in Lombardia sono 155, il 16% del totale italiano, con una produzione di 112 mila ettolitri e 540 persone impiegate direttamente.

La legge introduce novità significative, a partire da un marchio regionale a garanzia dell’identificabilità del prodotto. Sarà inoltre possibile la vendita e la somministrazione di birra sul posto, una facoltà che oggi non è consentita. Viene poi introdotto e promosso, sull’esempio di altri Paesi Europei storici produttori di birra, uno sviluppo turistico basato sulla visita ai luoghi di produzione. Un obiettivo da raggiungere mediante la formazione di operatori turistici e la promozione di materiale informativo.

“E’ una legge innovativa che sarà da esempio sia per le altre Regioni che a livello nazionale. L’auspicio – afferma Andrea Monti – è che si arrivi all’approvazione finale del provvedimento da parte del Consiglio Regionale entro l’estate 2021”.

“Si tratta di un settore di nicchia – ha detto l’assessore Lara Magoni – che potrà essere un ulteriore attrattore turistico dei nostri territori e che, quindi, merita di essere valorizzato, grazie anche ad una produzione tradizionale di qualità e ad un crescente interesse di pubblico, in particolare giovane”.

“Il riconoscimento dei microbirrifici artigianali – ha spiegato l’assessore Fabio Rolfi – può rappresentare una svolta per una intera filiera. Dobbiamo fare in modo che la promozione dei prodotti brassicoli artigianali consenta di sviluppare anche materie prime locali. Le coltivazioni di luppolo in Italia sono praticamente nulle e solo creando un mercato si possono stimolare”.