NATALE: 55 MILIONI DI PANDORI E PANETTONI SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI, SPESA IN CRESCITA A 300 MILIONI DI EURO (+7%)

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CONSUMATORI SEMPRE PIU’ ATTENTI ALLA QUALITA’: VOLANO PANETTONI ARTIGIANALI, +9% SU 2018

CODACONS DIFFONDE I CONSIGLI PER GLI ACQUISTI DEI DOLCIUMI DURANTE LE FESTE

55 milioni di panettoni e pandori finiranno sulle tavole degli italiani durante le festività, dando vita ad un giro d’affari pari a circa 300 milioni di euro, in crescita del +7% rispetto al 2018. Lo afferma il Codacons, che conferma come anche quest’anno le famiglie non rinunceranno ai dolci tipici del Natale.
I consumatori italiani sono sempre più attenti alla qualità, e la crescita della spesa è legata sostanzialmente ai cambiamenti nelle abitudini delle famiglie: sono sempre più numerosi, infatti, i cittadini che scelgono panettoni e pandori artigianali, realizzati da pasticcerie o forni, al punto che i consumi di tale prodotto salgano quest’anno del +9% rispetto al 2018. Molto in voga anche i dolci vegani o senza lattosio, che hanno invaso oramai il mercato e sono presenti in tutti i supermercati d’Italia.
L’80% delle famiglie italiane (quasi 21 milioni di nuclei) non farà mancare il panettone o il pandoro sulle proprie tavole durante le feste, che sia industriale, di pasticceria o realizzato in casa, con una spesa media pari a circa 14,3 euro a famiglia per l’acquisto dei due prodotti – stima il Codacons.
L’associazione diffonde infine i consigli utili ai consumatori per scegliere in tutta sicurezza panettoni e pandori:

– Leggere l’etichetta: fornisce informazioni sugli ingredienti del prodotto e dà indicazioni sulla provenienza del panettone e sullo stabilimento di produzione.
– Data di scadenza: il panettone non dovrebbe avere una conservazione superiore ai 3 mesi, altrimenti potrebbe essere troppo ricco di conservanti.
– Controllare gli ingredienti: in base al Decreto Ministeriale del 22/07/2005 e al Decreto del 16 maggio del 2017 il panettone deve contenere obbligatoriamente farina di frumento, zucchero, uova di gallina di classe A (uova fresche) o tuorlo d’uovo in una percentuale non inferiore al 4%, un minimo di 16% di burro, uvetta e scorze di agrumi canditi (almeno il 20%) e lievito naturale. Il pandoro invece farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo, burro, in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale, aromi di vaniglia o vanillina. Tutte le versioni speciali dei due prodotti (glassati, farciti, ecc.) devono riportare in etichetta la tipologia di crema utilizzata per la farcitura.
– Osservare l’interno: un buon panettone al taglio deve risultare soffice, profumato, senza buchi nella pasta o cupola e fondo bruciacchiato, con gli alveoli grandi e non omogenei.
– Prezzi: il packaging influisce sensibilmente sul prezzo finale di pandori e panettoni. Le confezioni in latta o altri materiali hanno un costo più elevato rispetto alla classica carta o alla plastica, e fanno salire il prezzo del prodotto ma ciò non equivale ad una maggiore qualità.