Nel Lazio rinascono le sale cinematografiche

0
71

Oltre 37 milioni di euro assegnati in quattro anni, con investimenti a cascata sul territorio per 180 milioni. Quasi 80 coproduzioni internazionali finanziate, tra cui pellicole di grande successo premiate con più di 60 riconoscimenti nazionali e non. Altri 10 milioni già stanziati per il biennio 2020/2021. E a corredo una più ampia opera di pianificazione degli investimenti e riordino delle norme, finalizzata a sostenere le produzioni nazionali, valorizzarne la vocazione internazionale, stimolare l’innovazione digitale, semplificare le trafile burocratiche e rivitalizzare le sale cinematografiche.

I numeri di “Lazio Cinema International”, il bando gestito da Lazio Innova che sostiene le co-produzioni internazionali tramite l’attivazione dei fondi europei Por Fesr 2014-2020, rappresentano forse il miglior biglietto da visita del rilancio del mercato cinematografico avviato dalla Regione Lazio nel 2013. Non è un caso che il presidente Nicola Zingaretti abbia scelto la premiazione dei 16 vincitori dell’ultima finestra, andata in scena la scorsa settimana a Roma presso il polo culturale trasteverino WeGil, per ribadire il ruolo strategico del cinema nella politica economica e culturale del Lazio.

«La nostra scommessa sul cinema è una scommessa sulla produttività, ma anche sulla cultura e sul territorio — ha sottolineato Zingaretti – II successo di Lazio Cinema International dimostra il virtuosismo delle iniziative che attraggono nel Lazio tanti produttori, registi e attori di fama internazionale, dando impulso al turismo e valorizzando i territori». Effettivamente, la lista delle pellicole premiate è ricca di nomi importanti: da “3 Piani” di Nanni Moretti a “Glassboy, il bambino di vetro” di Samuele Rossi, da “Gli anni belli” di Lourenco De Almeida Barbosa De Carvaiho a “Pinocchio” di Matteo Garrone, passando per “Lo spietato” di Renato De Maria.

LA CARICA DEI 10MILA

Le 16 co-produzioni vincitrici riceveranno complessivamente 5,3 milioni di euro, a fronte di una richiesta di 10,7 milioni avanzata da 28 candidati, e investiranno di tasca propria oltre 45 milioni. La seconda finestra del bando 2018/2019 è stata aperta il 4 luglio ma di fronte a numeri così rilevanti, ha ammesso con piacere Zingaretti, la Regione Lazio non ha potuto far altro che rinnovare in anticipo l’impegno economico dell’iniziativa anche per i prossimi due anni. Del resto, la tradizione laziale della cosiddetta “settima arte” non si scopre certo ora. Secondo le rilevazioni dell’Anica, il Lazio è infatti la prima Regione italiana per numero di imprese del settore (30% del totale) e addetti ai lavori (9.800, 44% della forza lavoro nazionale). Un comparto che mediamente attrae oltre il 75% dei finanziamenti per le produzioni cinematografiche, su cui dal 2013 a oggi la Regione ha investito 102 milioni di euro tra crescita delle imprese, innovazione tecnologica e diffusione della cultura. Sia tramite iniziative di sostegno diretto (vedi il Fondo Cinema: 1.300 opere finanziate con 47 milioni, di cui 38 vincitrici dei David di Donatello tra 2014 e 2017), sia mediante progetti di supporto indiretto.

LA “RINASCITA” DELLE SALE

I risultati degli ultimi anni non hanno comunque saziato le ambizioni della Regione. Tra gli ambiti prioritari di intervento per il futuro spicca il salvataggio delle sale cinematografiche e non potrebbe essere altrimenti: solo a Roma, e in poco più di 10 anni, circa 50 cinema hanno abbassato la saracinesca. «Abbiamo stanziato oltre mezzo milione per tenere in vita le sale, soprattutto per sostenerne le attività multidisciplinari, e continueremo a favorire tutte le iniziative che puntano sul valore del grande schermo, coinvolgendo in particolar modo le nuove generazioni. Il cinema deve continuare a essere protagonista dello sviluppo culturale». Un protagonismo che, ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, «passerà sempre più anche dalla reindustrializzazione digitale del settore», come dimostrano alcuni interventi recenti: il bando Creatività 2020, che sostiene l’automazione di allestimenti e scenografie e i processi avanzati di doppiaggio e sottotitolazione, i voucher per la mobilità all’estero, i fondi per le missioni delle Pmi e gli incentivi per la formazione. Tutte iniziative che saranno presto accompagnate da un quadro legislativo più snello: il progetto di riordino delle norme regionali sull’audiovisivo, già approvato dalla Giunta, sarà votato dal Consiglio entro fine anno.