Nel momento più difficile dell’Italia

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l’Europa si rivela nuovamente cinica. Per meglio dire spietata. Una simile Unione Europea è inaccettabile e persino esultante. Prima le parole oscene della Lagarde, ora questa proposta rachitica e sconcia. Della carità non sappiamo che farcene, degli avvoltoi travestiti male da crocerossine ancora meno.
Ho appena visto Conte commentare così: “L’Italia dice no alla bozza. Non disturbatevi con strumenti vecchi, potete tenerli”. Toni durissimi, che peraltro toglieranno al Cazzaro Verde persino l’alibi idiota del governo troppo prono all’Europa. Ancora Conte: “Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico strumenti elaborati in passato? All’Unione Europea diamo 10 giorni per una proposta, o facciamo da soli”. E’ un’Europa solidale a parole e spietata nei fatti. Immagino che al momento se ne freghino di Italia e Spagna, dando per scontato che agli altri Stati andrà meglio. Glielo auguro. Nel frattempo, però, vadano garbatamente affanculo. L’Italia nonostante tutto s’è desta, l’Europa proprio no.

Andrea Scanzi