Nell’Italia dell’emergenza coronavirus, 5000 nuovi medici si trovano la strada sbarrata

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5 mila neolaureati pronti a iniziare il loro cammino nel mondo della medicina italiana e che invece si trovano di colpo la strada sbarrata dall’emergenza coronavirus che ha paralizzato l’Italia in questi giorni. Tra di loro, 800 vincitori del concorso Mmg non ancora abilitati. Tutti fermi a causa del Decreto Legge n. 6/2020 che ha rinviato a data da destinarsi la prova di abilitazione del 28 febbraio 2020, che sarebbe stata di fatto la seconda sessione del 2019 in ritardo.

Fermi anche i vincitori del concorso per l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale, non ancora abilitati alla data del concorso. I posti al bando erano 1765: secondo le stime dell’Associazione liberi specializzandi, il 40/45 per cento sarebbero stati vinti da non abilitati. In totale, quindi, gli impossibilitati a iscriversi al corso sarebbero 800. Grottesco e non poco che tutto questo succeda in piena emergenza coronavirus.

Proprio in queste ore, infatti, il sistema sanitario nazionale sta vivendo una situazione di emergenza senza precedenti, con il numero dei contagi che continua a salire vertiginosamente e spaventa gli italiani. 51 le persone ricoverate soltanto nelle ultime ore nella zona del Lodigiano, tra le più provate. Nel frattempo gli abilitandi, attraverso una richiesta inviata alle istituzioni che ha raccolto oltre 3000 firme in pochi giorni, hanno chiesto che la situazione di stallo venga sbloccata al più presto.
Nell’Italia dell’emergenza coronavirus, 5000 nuovi medici si trovano la strada sbarrata

Tra le idee proposte dai candidati, anche quella di adottare una modalità straordinaria per lo svolgimento delle prove, come ad esempio il ricorso a mezzi telematici o un rilascio dell’idoneità alla professione per chi ha svolto con profitto il tirocinio pratico-valutativo. Al momento tutto tace, mentre in ogni Regione d’Italia l’allerta cresce e, tra allarmi veri e presunti, le famiglie faticano a non perdere la lucidità.