Nicoletta Dosio in carcere, la Fiom Cgil: “Siamo vicini alla storica militante No Tav”

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L’arresto della militante No Tav Nicoletta Dosio, rea di aver alzato la sbarra di un casello autostradale della Torino-Bardonecchia nel lontano 2012, ha scatenato una pioggia di reazioni bipartisan, non solo tra i militanti No Tav, ma anche in buona parte del mondo politico, compresi esponenti del Pd, critici verso le posizioni assunte dalla professoressa di greco e latino in pensione. Una decisione, quella della Procura di Torino, apparsa a tanti sproporzionata. Tante voci si sono levate in solidarietà della combattiva esponente del movimento che si oppone alla realizzazione dell’alta velocità Torino-Lione. A queste, oggi, si è aggiunta la Fiom, la categoria dei metalmeccanici Cgil, che con una nota ha espresso vicinanza nei confronti di Nicoletta Dosio: La “Fiom nazionale e Fiom Torino sono vicini a Nicoletta Dosio”, recita la nota. “Non vogliamo entrare nel merito della decisione del procuratore generale del Piemonte di revocare la sospensione della pena nei confronti di Nicoletta Dosio, vogliamo però far sentire la nostra vicinanza alla storica militante del movimento “No Tav”. La Fiom-Cgil di Torino e quella nazionale sono state sempre parte del movimento “No Tav”, partecipando alle numerose manifestazioni che in questi anni si sono tenute per dissentire, democraticamente, contro un’opera che giudichiamo inutile, con costi esorbitanti e che potrebbero essere utilizzati in altri modi, generando utilità per il territorio e la sua cittadinanza. La Fiom-Cgil – concludono i metalmeccanici – continuerà a sostenere con determinazione il movimento, a farne parte integrante, per continuare insieme ad affermare che la democrazia, la partecipazione, il dissenso e l’inclusione sono valori portanti della nostra Costituzione, che vanno applicati costantemente nella realtà della vita delle persone”

Nei giorni scorsi, anche i rappresentanti dell’area sindacale di sinistra della Cgil, Lavoro e Società, hanno manifestato solidarietà nei confronti della militante No Tav: “Esprimiamo solidarietà, vicinanza e affetto a Nicoletta Dosio, 73 anni, attivista No TAV, militante di tante battaglie civili per il sapere e per la libertà”, è il commento di Giacinto Botti e Maurizio Brotini, membri del comitato direttivo nazionale del sindacato rosso. “Condannata e arrestata perché durante una manifestazione civile e di protesta di massa del 2012, ha “aperto le sbarre di un casello autostradale della Torino-Bardonecchia, causando danni alla società autostradale”. È una condanna abnorme. Tradotta in carcere per una scelta di impegno civile e democratico, per l’assunzione di una responsabilità diretta in una protesta per aver contrastato a livello popolare e pacifico un’opera come la linea Alta Velocità Torino-Lione, pensata trent’anni or sono in tutt’altro scenario di flussi di merci e persone, oggi assolutamente arretrata rispetto ai bisogni infrastrutturali del nostro Paese ed alle nuove connessioni che si dispiegano a livello planetario, con un assolutamente ingiustificato e ingiustificabile impatto ambientale. La condanna e l’arresto si inseriscono nel clima di criminalizzazione delle lotte e delle mobilitazioni popolari, clima rafforzato dai decreti sicurezza voluti dall’ex ministro Salvini. Decreti razzisti, anticostituzionali e socialmente pericolosi, che, come richiesto da tempo dalle associazioni democratiche, devono essere cancellati dall’attuale governo. Ci rivolgiamo rispettosamente al Presidente della Repubblica – hanno concluso i due sindacalisti – perché valuti l’opportunità di esercitare la prerogativa costituzionale del diritto di grazia, che il nostro ordinamento Gli attribuisce, nei confronti della professoressa Nicoletta Dosio, riconoscendo il valore civile e morale che sta alla base delle sue azioni”.

Fortebraccio News