Nobili: “La strategia del Pd è grillizzarsi e fondersi con il M5s”

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Onorevole Nobili, la chiamano “il mastino renziano”.
“’Renziano’ senza dubbio. ‘Mastino’ perché?”.

È famoso per le guerriglie in tv a difesa del suo amato Matteo.
“Siamo vittime di campagne di stampa diffamatorie. Dobbiamo rispondere”.

Italia Viva si sta staccando dal centrosinistra?
“(Sospiro). Telese, per caso si è svegliato male?”.

Non c’è stata ancora una elezione regionale in cui il vostro simbolo è vicino a quello del Pd.
“Sono appena tornato dall’Emilia Romagna dove facciamo campagna per Bonaccini e per i nostri candidati”.

Si dice che abbiate la tentazione di far cadere Conte e sostituirlo con un altro premier.
“Perché dobbiamo cominciare con le fake news?”.

Avete appena votato contro il governo.
“La maggioranza giallorossa è nata per una intuizione spregiudicata e geniale di Matteo Renzi”.

Lui voleva un governo a termine.
“Il Conte due non sarebbe mai nato senza di noi”.

Mica fessi. Vi siete presi due ministeri!
“É stata una scelta di estrema correttezza da parte nostra”.

Dice? Avete preso le poltrone nel Pd, e il giorno dopo eravate già fuori.
“Non volevamo si pensasse che noi facessimo italia Viva per trattare a mani libere”.

Si fa beffe di me?
“Affatto. Da quando siamo usciti il nostro potere di influenza è cresciuto. E di molto”.

Addirittura?
“La invito a riflettere su quanta lealtà abbiamo dimostrato”.

Ah ah ah. Avete protestato praticamente su tutto.
“Ho votato il taglio dei parlamentari che attuato così mi faceva schifo! Ho votato il rifinanziamento di Reddito e Quota 100 che sono una vergogna!”.

Se la prende con me? Perché vota se le fa schifo?
“Siamo in una maggioranza di governo. Ognuno deve farsi carico”.

Quindi nessuna intenzione di sostituire di Conte dopo il voto in Emilia?
“Che noi si voglia far cadere il governo è una barzelletta”.

Siete voi che vi state smarcando sulla giustizia, mica io.
“Ci rappresentate come quelli che lo vogliono far cadere, come “i Pierini guastatutto””.

Italia Viva ci regalerà sorprese?
“Noi? Siamo quelli che hanno scelto di allontanare Salvini dal governo, di togliere l’Italia dall’isolamento e dalla trappola dello spread. Di impedire che il conto del Papeete fosse pagato dagli italiani!”.

Siete gli unici a dissociarvi, per ora.
“La plastic Tax non é scattata grazie a Italia Viva! E ora va abolita del tutto. Una nota azienda sta delocalizzando in Albania usando come pretesto la Sugar Tax. I danni dei grillini si sommano a quelli dei leghisti”.

Dove?
“”Banca d’Italia oggi ha certificato che la quota cento salviniana ha contratto l’occupazione””.

E i 9.000 docenti appena entrati nella scuola?
“Maddai! Non funziona”.

Sulla prescrizione voterete contro?
“L’abolizione della prescrizione é una barbarie. Un abominio, nel paese di Cesare Beccaria”.

Quindi sì.
“Per opporci al “fine processo mai” siamo disposti a discutere con tutti”.

Anche l’opposizione?
“Abbiamo chiesto certezza della pena, e dei tempi del processo. Ci è stato detto “va bene”, poi ci é stato detto “no” poi ci hanno detto “faremo dei correttivi””.

E quindi?
“Se non ci sarà questa proposta stia sicuro che voteremo contro. Mi perplime che il Pd non sia su questa posizione”.

Lei è molto critico con gli ex compagni.
“Sono incredibili loro. Orlando difende la Bonafede. Zingaretti dice che “la Raggi non deve dimettersi” e che Conte è “punto di riferimento dei progressisti nel mondo”””.

Che conseguenze ne trae?
“Il Pd sta procedendo nel processo di fusione con il M5s.

È sicuro della fusione PD-M5s?
“Salvini è stato così bravo da svuotare Di Maio quando era al 33%. Mentre il Pd ormai si sta grillizzando anche se loro sono ai minimi termini. È un disegno preciso”.

Quale?
“Pensano che si debbano battere i sovranisti alleandosi con i populisti”.

Anche lei ha votato Conte.
“Ma non cambio idea sull’antidemocraticità del M5s!”.

Allora perché ci governa?
“Oggi è inevitabile: ma lavoriamo per andare a due cifre. Ce la faremo”.

Renzi dice che lui il Pd lo vuole svuotare.
“Stiamo impegnandoci in una impresa pionieristica, piena di rischi per noi e di opportunità per il Paese”.

Vuole una medaglia?
“Ognuno di noi ha ricevuto decine di offerte per restare nel PD”.

E Nobili?
“Se fossi rimasto avrei avuto un ruolo”.

Lei che è per Renzi quello che Intini fu per Craxi e Bondi per Berlusconi?
“Non faccia lo spiritoso. Sono un amico di Matteo che condivide le sue idee da sempre”.

Da quanto vi conoscete?
“Ci siamo trovati nella Margherita. Ero coordinatore dei giovani e lo invitai alla festa nazionale nel 2003 a Monopoli”.

Ma lei da dove viene?
“La prima tessera della mia vita è l’Asinello di Rutelli e Prodi. Ma vengo da una famiglia con Papà Dc e mamma socialista. Un nonno fascista, uno partigiano”.

Il primo comizio che ha visto nella sua vita?
“Bettino Craxi all’Adriano nel 1990. A 13 anni. Indimenticabile. Tanti anni dopo nello stesso cinema ho visto il film di Amelio”.

Non è andato ad Hammamet, però.
“Ci ho pensato. Se non ci fossero stati gli impegni elettorali ci sarei andato. Ma ho spedito un sms affettuoso a Bobo”.

Il film le è piaciuto?
“È un monologo teatrale di fascino gigantesco. Interpretazione unica di Favino, una vera immedesimazione. Il film è comunque un’opera benemerita perché torna a farci discutere di Craxi”.

E oggi che pensa del leader del garofano?
“È un punto di riferimento della sinistra riformista. Berlinguer è stato un grande leader, ma aveva ragione Craxi. Matteo ha avuto la capacità di rendere maggioritarie quelle idee”.

Le ricordo che avete il 5% nei sondaggi.
“Non credo ai sondaggi, ma mi riferivo al recente passato”.

Quando avete legato voi due?
“Pochi anni dopo anno dopo in una riunione a Sant’Arcangelo di Romagna Matteo fa un intervento pazzesco”.

E lei?
“Ero tra Paolo Gentiloni e Francesco Rutelli, e gli dico: “Questo tempo dieci anni diventa premier””.

E loro?
“Seeehhh! Come corri!”.

Non è che il riformismo sia nato con Matteo!
“Ha reso egemoniche le idee che in questo Paese sono sempre state minoranza. È questa la sua rivoluzione”.

Ripeto: siete al palo.
“Tutti hanno provato ad ammazzarci”.

Parla delle inchieste?
“Parto dai giornali. Noi vogliamo salvare gli italiani dai processi senza fine e voi scrivete “Italia Viva vota con la Lega””.

Meno male che i titoli li facciamo ancora noi.
“Il populismo dell’informazione ha responsabilità nel disastro che stiamo vivendo”.

Esempio?
“Salvini può andare in tv a dire che il meccanismo europeo di stabilità è un organismo privato guidato dalle banche senza essere contraddetto”.

Che dovrebbero fare scusi? Impedirgli di parlare?
“Quello capita solo a noi. Alla Boschi dalla Gruber non facevano aprire bocca!”.

Cita proprio Otto e mezzo dove la Gruber per due volte ha bacchettato il leader della Lega?
“Giannini attaccava la Boschi. In un paese normale i giornalisti fanno le domande, non i protagonisti politici”.

Forse perché voi non rispondete alle domande.
“Ho trovato incredibile la domanda della Gruber alla Boschi sul fidanzato. Poi scrive un libro sulle donne!”.

Perché sarebbe sessismo fare domande sui fidanzati della Boschi? Mi parli della sua.
“Si figuri. Non sono questioni politiche”.

Che cosa fa Italia Viva adesso?
“Con una barchetta ci siamo messi in mezzo al mare. C’è una colla di passione, fra noi che non ho mai visto prima. Abbiamo una condivisione umana e politica totale”.

Nascerà “il polo del buonsenso” con Calenda e la Bonino?
“È uno spazio politico che serve a questo paese, tra Salvini e la Sinistra grillina e populista”.

Perché non votate Callipo?
“Quella proposta non ci convince”.

Perché siete contro a Emiliano in Puglia?
“Il nostro voto se lo scorda. Correremo per un altro candidato”.

E De Luca?
“Siamo molto esigenti”.

Quindi?
“Vogliamo un candidato forte, che possa vincere”.

A me De Luca sembra fortissimo.
“Vogliamo partecipare per scegliere”.

Adesso lei democristianeggia. Volete dei posti?
“Ne discuteremo tranquillamente”.

È diventato virale il suo litigio con Fittipaldi dalla Merlino.
“Voi giornalisti dovete sottoporvi alla discussione”.

Lei gli ha urlato addosso…
“Faccio così paura? Lo considero un titolo di merito”.

Si parlava del prestito di Renzi ottenuto da Maestrelli, uno che lui aveva nominato. Che ne pensa?
“È normale chiedere un prestito ad un carissimo amico di famiglia”.

Normale un prestito di 700mila euro a un politico? In Germania si è dimesso un presidente delle repubblica per meno.
“Lei come Fittipaldi difende una inchiesta copia-e-incolla dalla procura fatta con documenti protetti da segreto istruttorio e segreto bancario”.

Io dell’inchiesta proprio non parlo. Dico che quel gesto è inopportuno.
“È assolutamente normale”.

Voi chiedevate le dimissioni della Guidi per molto meno.
“È inquietante”.

Cosa?
“In-quie-tan-te”.

Sta bene Nobili?
“Un certo modo di fare populismo dell’informazione, questo. Giachetti deve ancora rispondere alla fake news della sua presunta villa!”.

A Roma potreste candidare Calenda?
“Se qualcuno a Roma dopo il disastro della Raggi parla di alleanza con il M5s io sparo”.

Le ho chiesto di Calenda.
“Con ordine. Roma è senza governo da anni. Prima la destra, un fallimento con venature criminali. Poi Marino, che ha fatto anche cose buone ma anche quell’esperienza è fallita”.

Le rinfresco la memoria: lo ha dimissionato Renzi.
“Una balla. Sono uno di quelli ha sostenuto quella decisione. Ma è una storia complessa”.

Niente alleanza con i grillini?
“La Raggi è il peggior sindaco della storia di Roma. La più grande bugia che ha racontato è che Roma deve rinunciare alle sue ambizioni: alle Olimpiadi, alle grandi opere e allo stadio…”.

Ho capito che non le piace. Ma Calenda?
“La Sindaca ha portato al fallimento l’Atac, è sommersa dai rifiuti, ha fatto esplodere il dramma delle buche…”.

Calenda scrive che Renzi non gli risponde, perché?
“So che si sono parlati. Sa, Calenda ha i tempi di Twitter”.

Cioè?
“Il Calenda delle ultime due ore dice una cosa. Quello di dieci tweet fa è già scaduto”.

Un giudizio carino per un alleato. Quindi a Roma non lo vuole, ho capito.
“Partire dal nome è un errore. È sbagliato”.

E da dove si parte?
“Da una riscossa civica e popolare. I romani sono stanchi di Milano che ce la fa dappertutto mentre Roma sprofonda nel degrado””.

Ma il candidato conta, no?
“Gli ambienti peggiori della destra hanno provato a cavalcare la Raggi. Ora sperano in una nuova opportunità con la Lega”.

Ho capito, ma dopo la “riscossa popolare” Calenda va bene?
“È un possibile candidato, di prestigio. Ha a cuore la città, se ne è occupato anche da ministro. Ma ripeto, partite dal candidato è un errore. Prima servono scelte nette: se qualcuno pensa che si fa l’alleanza con il M5s sappia che per noi è un errore criminale”.

Addirittura? E a livello nazionale?
“Ecco bravo. Noi non la faremo nemmeno alle politiche. Mai. Alle elezioni saremo con i riformisti che vogliono cambiare davvero”.