NOMADI, SARDONE: “MAJORINO NEGA L’EVIDENZA”

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“Dopo che il sindaco Sala si è dimostrato finalmente possibilista verso i daspo alle carovane di nomadi, ecco che arriva Majorino con una delle sue solite puntualizzazioni: buttando come sempre la questione sul razzismo l’assessore raccomanda a tutti di non fare di tutta l’erba un fascio. Sinceramente non mi pare di aver mai visto cittadini milanesi occupare strade di periferia con roulotte e camper: guarda caso i protagonisti sono sempre rom e sinti. Majorino, rappresentante della sinistra per cui la sicurezza non è una priorità, ne prenda atto e non neghi l’evidenza: chi si accampa dove non è consentito va sgomberato e impossibilitato nel tornare sempre e puntualmente allo stesso posto”. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “Majorino dice che ci sono storie di integrazione ben riuscita tra persone di etnia rom: benissimo, ci dica quali. Forse parla del Villaggio Martirano, dove viene pagato solo il 20% degli affitti? Forse si riferisce alle cifre del Cat di via Sacile, costato 2 milioni di euro, dove in tre anni più della metà delle persone ospitate non ha concluso i percorsi di inclusione? Forse fa riferimento al Caa di via Novara, dove tra il 2016 e il 2018 il 40% degli ospiti (quasi tutti rom) non ha trovato casa al termine dei progetti individualizzati promossi dal Comune? Potrei andare avanti all’infinito, citando le sparatorie di Chiesa Rossa, gli arresti di Bonfadini, i roghi di Negrotto, gli allacciamenti abusivi di Vaiano Valle, i delinquenti di Monte Bisbino: esempi di integrazione, francamente, ne trovo ben pochi a Milano. I problemi – chiude Silvia Sardone – vanno risolti senza far finta di nulla: ben vengano i daspo e soprattutto ben vengano le chiusure dei campi e gli sgomberi delle baraccopoli”.