Non c’è niente di strano, scandaloso o vergognoso nell’ipotesi di prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio

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Ieri ci sono stati 1851 casi, abbiamo Paesi confinanti che si stanno purtroppo trasformando in lazzaretti. La situazione è lontana dall’essere risolta, e ora c’è anche la scuola da gestire.

Lo stato d’emergenza consentirà di emanare dpcm, prorogare lo smart working (e qui voglio vedere chi ha qualcosa da ridire), coordinare meglio le regioni impedendo ad alcuni governatori poco furbi di fare ciò che vogliono, restringere l’ingresso nel Paese per i cittadini di altri Stati, qualora si rendesse necessario.

Non c’è nessun vantaggio politico nella proroga dello stato d’emergenza, né “strategicità” strumentale alle forze di maggioranza (le elezioni ci sono già state). C’è solo il vantaggio pratico di poter agire più tempestivamente per gestire una situazione oggettivamente complessa.

Chi grida alla dittatura è in malafede e lo sa.

Leonardo Cecchi