Non saprei dirvi che mondo vi lasciamo

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fiano

lo dico ai miei figli, che sono ormai grandi, grandissimi, certamente migliore per tanti versi a quello che abbiamo dietro le spalle, ma non per questo instradato con sicurezza verso un mondo migliore.

Lo dico pensando a quanto si parli oggi del rischio per il pianeta, a prescindere dalle previsioni che descrivono i rischi a 10, 50 o 100 anni, se vedo i ghiacciai muoversi a valle e spogliare rocce che non abbiamo mai visto, se vedo il mare alzarsi di livello, o il corallo morire per l’oceano troppo caldo, non posso non vedere che il vostro mondo sarà diverso dal nostro.

Se guardo le crisi delle democrazie liberali, dall’inchiesta per l’impeachment di un Presidente costretto a pubblicare una telefonata in cui chiede ad un altro Presidente straniero cose che non si chiedono, al Premier britannico che governa con la minoranza del Parlamento che aveva provato a chiudere e che ha riaperto in forza di una sentenza suprema, se penso alla Spagna o alla Grecia chiamate al voto di continuo per l’impossibilità di governare, se penso a Israele dove non c’è un vincitore, e se penso all’Italia e a questo tentativo che stiamo percorrendo, di governare con chi prima avversavamo.

Se penso a quanti regimi, anche di potenze mondiali, nel mondo, che non garantiscano i minimi diritti che noi conosciamo.

Se guardo alla fatica che faremo per giungere ad una sintesi su di un tema così delicato e difficile come quello dell’assistenza alla scelta di porre fine alla propria vita di sofferenza su cui ieri la Corte Costituzionale ha scritto parole mirabili di diritto e di diritti.

Se penso a tutto questo, cari figli miei, sento una grande incertezza di fronte, ma anche una grande passione, lo dico veramente, perché l’idea che il futuro non sia segnato mi affascina, mi trascina, sento che deve funzionare da molla per chi ha il coraggio di cambiare radicalmente. Molto spesso invece accade che chi vede nel futuro una situazione peggiore o fragile e precaria, venga colto dal desiderio del passato; ma a voi, a cui è capitato di conoscere la storia, starà il compito di anticipare il futuro con intelligenza, velocità e sensibilità, io penso che la forza stia qui, in chi non si accontenta mai, e guarda sempre un passo avanti.