NON SI GIOCA E NON SI SPECULA SULLA PELLE DEGLI AMMALATI

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Oggetto: meningite - Allegato:0807151043_604640_b1ab454335_6046283_medium.jpg

Bisogna prendere atto che il diritto alla salute in Calabria rischia sempre di essere sacrificato in nome di logiche dli austerità che non tengono in conto la vita dei malati e le professionalità che il territorio riesce a sviluppare nel settore.

Si apprende con preoccupazione che non si è ancora provveduto a rinnovare i contratti a tempo determinato dei tecnici di radiologia medica in servizio presso l’ASP di Cosenza. La selezione dei contrattisti non dà titolo formale alla stabilizzazione, ma la scelta è avvenuta sulla base del profilo dei diversi operatori. Non solo: questi ultimi hanno potuto sviluppare, negli anni di lavoro nel ramo, le giuste competenze specialistiche necessarie allo svolgimento delle loro funzioni. Appare perciò un errore progettuale, oltre che l’ennesimo caso di contrazioni di spesa a danno dei diritti dei lavoratori, rinunciare a questo nucleo di tecnici che hanno esercitato presso le strutture ospedaliere le loro attribuzioni.

La presunta razionalità amministrativa che viene impiegata per operare tagli e mancati rinnovi del genere altro non è che la riproposizione del conflitto tra capitale e lavoro, dove il primo ingloba inesorabilmente le esigenze reali del secondo, incurante dei suoi bisogni essenziali, esistenziali e reddituali.

Il Partito Comunista si schiera in questa vertenza, come in ogni situazione occupazionale, dalla parte dei lavoratori, a sostegno della loro stabilizzazione e dei loro diritti, ancor più se questi corrispondono a personale che ha già dimostrato, nonostante l’esiguità dei salari percepiti, di poter perseguire il proprio ruolo a beneficio degli interessati.

Il Partito si schiera inoltre contro l’aziendalizzazione della sanità che ha portato e sempre più continuerà a portare un assottigliamento grave persino dei diritti acquisiti nella legislazione sociale. Nei rapporti tra spesa, salute e reddito, il PC sceglie di stare dove è sempre stato e dove continuerà comunque e in ogni caso ad essere: con la classe delle lavoratrici e dei lavoratori, senza nessun cedimento a soluzioni che li affamano al solo scopo di preservare inaccettabili interessi gestionali.

BASTA TAGLI, BASTA PRECARIATO, BASTA MALASANITA’!