Non tutte le mascherine contro il coronavirus sono di qualità

0
67

Non tutte e non sempre, infatti, riescono a proteggerci dalle particelle più piccole del virus – l’aerosol – che possono raggiungere dimensioni pari a frazioni di millesimo di millimetro. I problemi possono essere vari: in qualche caso si può parlare di errori o vere e proprie truffe, in qualche circostanza quando le certificazioni non rispondono al vero (come ha messo in evidenza un’inchiesta precedente), soprattutto nel caso di mascherine più filtranti Ffp2 o Ffp3. Mentre in altre circostanze la bassa qualità è dovuta al fatto che le testiamo per la capacità di filtrare microrganismi come batteri di qualche micrometro, molto più grandi del virus. Ma allora come possiamo difenderci?
L’Istituto Superiore di Sanità consiglia di comprarle attraverso canali ufficiali, come farmacie o supermercati. E controllare, qualora si tratti di Ffp2 la presenza dell’importante dicitura En149:2001, che indica la conformità alla norma. Un’altra regola riguarda il controllo di come si presentano. Se hanno forme diverse una dall’altra oppure non aderiscono al viso è meglio preferirne delle altre.
Inoltre le migliori per quanto riguarda l’efficienza di filtrazione batterica e di traspirabilità sono per lo più mascherine in polipropilene tessuto non tessuto composte da almeno tre strati.