Notre Dame, solo il 50% di possibilità che la cattedrale possa essere salvata completamente

0
80

A raccontare le proprie paure, in un’intervista ad AFP, è stato il rettore della Cattedrale, monsignor Patrick Chauvet.

Il 24 dicembre 2019, per la prima volta in oltre 200 anni, la cattedrale di Notre-Dame non ha potuto ospitare la tradizionale della vigilia di Natale, in quanto la struttura non è ancora in grado di ospitare i fedeli dopo essere rimasta danneggiata in seguito al tragico rogo dello scorso aprile.

Sfortunatamente le cattive notizie non sono finite qui, stando a quanto dichiarato ad AFP ultimamente dal rettore della meravigliosa cattedrale parigina, monsignor Patrick Chauvet, il quale ha espresso più di qualche dubbio sulla sua integrità strutturale, manifestando preoccupazione circa le reali possibilità di poterla salvare al 100%.

“Non è fuori pericolo. Lo sarà solo quando riusciremo a rimuovere tutte le impalcature restanti”, ha esordito padre Chauvet.

Stando alle sue parole, la sorte di Notre-Dame dipenderà in gran parte dal momento in cui gli addetti si metteranno al lavoro per rimuovere le impalcature”:

“Oggi possiamo dire di avere circa il 50% di possibilità di riuscire a salvarla. C’è però anche un restante 50% di possibilità che le impalcature cadano sulle tre volte, ciò significa che la struttura è ancora molto fragile”, ha concluso il rettore.

L’incendio del 15 aprile

Il 15 aprile 2019 presso Notre-Dame è divampato un poderoso incendio dalle impalcature che erano state montate al di sopra del tetto della Cattedrale per alcuni lavori di restauro, provocando gravissimi danni, tra cui il crollo della guglia e del tetto.

La comunità internazionale si è immediatamente mobilitata per garantire il restauro di uno dei maggiori patrimoni dell’umanità, riuscendo a raccogliere fondi per 380 milioni di euro in poco tempo.

Lo scorso mese di giugno, poi, era stata celebrata, sebbene con un numero limitato di fedeli, la prima messa post rogo, facendo sperare per il meglio.