Nuovi buoni pasto, Piccinini (M5s): Non obbedire a Camst

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La questione dei buoni pasto per i dipendenti regionali e la scontistica applicata dal servizio di ristorazione Camst sono al centro di un’interrogazione di Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle). “La Regione Emilia-Romagna ha aderito alla convenzione Consip per la nuova fornitura del servizio di mensa mediante buoni pasto per le pubbliche amministrazioni aggiudicato alla società Day Ristoservice Spa” spiega la pentastellata. Il servizio prevederebbe però nuovi oneri di commissione che gravano sui fornitori (servizio di ristorazione, bar, supermercato etc), per importi percentuali differenziati. In Emilia-Romagna, come spiega Piccinini nell’atto, “il peso percentuale, salendo al 18,57 per cento, è di gran lunga superiore a quello precedente, e risulta essere il più alto in tutte le regioni del Nord Italia. La conseguenza è quella di un’immediata minore spendibilità dei buoni pasto”.

Il quadro, secondo la pentastellata, sarebbe stato ulteriormente aggravato dalla comunicazione di Camst ai dipendenti regionali tramite avviso su rete intranet dove si parla, in modo imprecisato, di una “nuova normativa sui buoni” che avrebbe determinato la modifica della scontistica. La consigliera chiede quindi alla Regione di chiarire l’avviso e domanda “se sulla rete regionale si intenda dare spazio solamente alle iniziative unilaterali adottate da Camst o anche alle notizie relative ad eventuali modifiche sull’utilizzo dei buoni pasto praticate da altri esercenti”.

Altra richiesta della consigliera, capire “perché la Regione ubbidisca alla decisione di Camst chiaramente determinata da un calcolo di interesse” e “se intenda rivalersi nei suoi confronti visto che è firmataria di una convenzione con l’ente prorogata al 2020, anche per quanto riguarda le parti economiche”.