Nuovi studi prevedono il declino dell’UE nel commercio internazionale

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Uno studio ha previsto il declino dell’economia dei paesi membri dell’UE. In controtendenza la Gran Bretagna che potrebbe diventare un paese a forte crescita, come Cina e India.

La quota di commercio mondiale dell’UE potrebbe crollare nei prossimi decenni. Lo ha rivelato un nuovo studio condotto dal Pardee Center dell’Università di Denver.

I 28 Stati membri dell’UE rappresentano attualmente circa il 22% del prodotto interno lordo (PIL) mondiale. Nel 2100 la quota potrebbe crollare al 9,9%, secondo quanto rileva l’indagine. Giusto per fare un confronto, gli Stati attualmente membri dell’UE, nel 1960 rappresentavano il 36% del commercio mondiale.

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La cifra esatta dovrebbe essere persino inferiore, dato che lo studio non ha preso in considerazione l’imminente uscita della Gran Bretagna dall’UE, prevista per il 31 gennaio 2020.

Anche così, si stima che entro il 2100 la Gran Bretagna sarà la sesta economia più grande del mondo. Nello stesso periodo le altre economie UE saranno in calo.

Lo studio infatti non esclude che il Regno Unito possa superare la Germania e la Francia e seguire l’India, la Cina, gli Stati Uniti, l’Indonesia e la Nigeria in termini di crescita economica.