NUOVO GOVERNO O ELEZIONI

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La politica italiana è a un bivio. Dopo un agosto infuocato, la crisi è precipitata con il dibattito parlamentare voluto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, (dopo le esternazioni balneari del ministro Salvini che ha staccato la spina dal Papete). La discussione in Senato è sfociata nelle dimissioni dello stesso Conte che ha riconsegnato il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In queste ore si sta decidendo dunque la sorte di quello che potrebbe essere un nuovo governo sulla base di un accordo inedito tra Pd e Movimento Cinque Stelle. La “trattativa” è però ancora molto difficile e il presidente Mattarella ha fatto capire di non avere nessuna intenzione di ripetere vecchie esperienze e ha dato ai partiti un tempo limite. Entro domani il quadro dovrà essere chiarito. Sui giornali di questi giorni le mosse tattiche e gli schieramenti dei partiti dopo il tentativo di dietrofront del ministro Salvini e la chiusura definitiva di Conte a una riedizione del governo Lega-Cinque Stelle. Il Pd, con il segretario Zingaretti che è riuscito finora – pur tra grandi difficoltà – a tenere unito il partito, chiede discontinuità anche nei nomi. Oggi è l’ultimo giorno di trattativa. Spunti interessanti per capire l’umore della società italiana arrivano dagli ultimi sondaggi che danno in calo la Lega dopo le mosse e i tanti errori di Salvini (perdono cinque punti) e riflettono uno scetticismo diffuso rispetto ad un eventuale voto in autunno  In queste ore convulse, nonostante le dichiarazioni nette di Conte, non viene comunque accantonata totalmente anche un’altra ipotesi che ha dell’incredibile: il ritorno ad un governo giallo verde. Lo ha affermato per esempio il ministro delle politiche agricole, Marco Centinaio, della Lega: l’ipotesi non è affatto cestinata. Fratelli d’Italia, Forza Italia e il nuovo movimento di Giovanni Toti (appena uscito da Forza Italia) spingono per le elezioni anticipate per poter formare un governo di centro destra con Salvini.