Odissea Ocean Viking, ancora senza porto

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Continua l’odissea della Ocean Viking da 11 giorni in mare in attesa di un porto sicuro. A bordo ci sono 104 persone, tra cui bambini piccoli. “Con lo stallo della Ocean Viking sembra di essere tornati indietro ad agosto, quando con la nostra nave siamo rimasti davanti a Lampedusa per 20 giorni. Si tratta dell’ennesima violazione delle convenzioni internazionali e dei diritti umani” denuncia all’Adnkronos Veronica Alfonsi, portavoce di Open Arms. “In Europa a quanto pare cambiano i governi, ma la politica migratoria resta la stessa e non tiene conto della dignità e del rispetto della vita delle persone”, dice Alfonsi.

“Centinaia di naufraghi ancora senza porto. Dopo tutte le sofferenze e le violenze subite in Libia i governi europei, Italia in testa, si rendono complici anche di questa tortura. Perché? Per paura di perdere consenso? Per il terrore di fare guadagnare terreno alla Lega?” afferma all’Adnkronos Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans. “Chi governa avrebbe la responsabilità di difendere il diritto e i diritti e di avere il coraggio di riformare l’opinione pubblica invece che temerla – dice – Credo che l’unico codice di condotta che servirebbe davvero in questo momento è quello per i governi. Un codice che li obblighi al rispetto del diritto internazionale e della vita umana. Sbarchino subito le persone soccorse dalla Ocean Viking”.