Oggi è la Giornata mondiale delle ragazze e delle donne nella scienza

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Proclamata dalle Nazioni Unite per promuovere la piena ed equa partecipazione delle donne nelle scienze. Troppo poche ancora sono le studentesse che optano per una materia scientifica. E ancora meno quelle che scelgono materie specifiche in ambito informatico. Non è solo un peccato. Si tratta di un grave danno per la nostra società. Perché si priva la scienza e la tecnologia del talento, del potenziale e dell’intelligenza delle donne. Di cui invece c’è davvero un gran bisogno. Per questo dobbiamo abbattere, con coraggio, gli stereotipi di genere, ancora troppo radicati. E la scuola in questo può davvero avere un ruolo strategico.

Perché il sistema di istruzione forma cittadini consapevoli: dietro i banchi di scuola ogni studentesse e studenti devono comprendere che niente nella vita è a loro precluso per natura. Ciascuno di loro può intraprendere la strada che preferisce e sente in linea con i propri sogni. L’unica differenza alla fine della corsa la fanno l’impegno, la costanza e la passione nello studio. Le discipline scolastiche non hanno genere. Per questo con il Piano Nazionale Scuola Digitale stiamo promuovendo attività che rimuovano i pregiudizi sulle cosiddette materie STEM, troppo a lungo erroneamente ritenuti non adatti alle donne. Per questo insieme al Ministro Manfredi stiamo lavorando sull’orientamento per consentire alle ragazze di avere un migliore accesso alle facoltà scientifiche. Per il progresso e la crescita, per la comunità scientifica, il contributo delle donne è essenziale. Siamo al lavoro per fare in modo che sia sempre più forte.

Anna Ascani