È una cosa bellissima a cui guardare con grande attenzione. Lo farò, ma piazza San Giovanni la guarderò da un punto di osservazione diverso da quello della mia città e di tutte le grandi città.
Perchè in questo momento mi trovo a Racconigi, comune della provincia di #Cuneo che fa parte di una delle zone agricole più importanti e grandi di Italia.
E sono qui per parlare di accoglienza e di lavoro insieme. In un posto dove il fenomeno migratorio è una necessità in una economia dove manca spesso la manodopera. Ma l’arrivo ogni anno di così tante persone in un territorio così piccolo, rischia di diventare una emergenza umanitaria che deve trovare una soluzione nazionale.
Tanti migranti in cerca di lavoro, arrivano qui spesso disorientati, senza gli adeguati servizi, nonostante i mille sforzi delle istituzione locali, con il rischio di diventare preda dei caporali.
La legge sul caporalato su questo ha fatto molto, ma è nei vuoti e nelle crepe normative, dal tema degli alloggi al lavoro stagionale, nelle contraddizioni e nelle assurdità della Bossi-Fini che questa misura rischia di non bastare a proteggere e tutelare la dignità di questi lavoratori.
Oggi le migliaia di cittadini che scenderanno in piazza a Roma lo faranno per dire no al populismo e no alle destre. Penso, e spero, nel mio ruolo, che il miglior modo per onorare una battaglia così importante e non disperdere il valore di queste piazze, sia combattere quel populismo e quelle destre ovunque si annidino. E cercare di raccontare che i problemi ci sono, ma si possono risolvere in modo diverso. Senza odio e senza rancore.
In bocca al lupo a tutti noi allora, e buona piazza.
