Oltre 400 migranti confinati in mare

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Più di 400 migranti fuggiti dalla Libia sono bloccati al largo di Malta, alcuni da oltre un mese, a bordo di quattro imbarcazioni private noleggiate dal governo di La Valletta. È quanto afferma Sos Mediterranee sottolineando che “invece di farle sbarcare in un luogo sicuro come previsto dal diritto internazionale, le persone vengono utilizzate per negoziati politici, con gli stati dell’Ue che non hanno ancora trovato una soluzione per il loro trasferimento”. Nonostante l’emergenza per il Covid e l’assenza delle navi umanitarie in mare, dice ancora la Ong francese che si prepara a tornare nel Mediterraneo con la Ocean Viking dopo aver approntato tutte le misure necessarie connesse alla pandemia, le partenze dalla Libia non si sono mai fermate e, “anzi, sono addirittura aumentate nelle ultime settimane” come dimostrano le diverse segnalazioni di barconi in pericolo e i diversi sbarchi autonomi che si sono registrati sulle coste italiane. A fronte di ciò, prosegue Sos Mediterranee, gli accordi Ue per il ricollocamento dei migranti “sono stati sospesi e le uniche due navi delle Ong in servizio sono state fermate dalle autorità italiane”. Una “combinazione di ritardi” che, “sta creando una spirale caotica e mortale nel Mediterraneo”. Questo “buco nero – dice il direttore generale di Sos Mediterranee Sophie Beau – dove le persone scompaiono senza lasciare traccia, è inaccettabile. Il Mediterraneo non deve trasformarsi anche quest’estate in un mare di morte e di disumanità”. All’Ue Sos Mediterranee chiede dunque che siano fatte sbarcare immediatamente gli oltre 400 migranti bloccati al largo di Malta, che gli Stati membri ristabiliscano il meccanismo di ricollocamento e che istituiscano un’operazione di salvataggio in mare “completa ed efficiente””. La Commissione Europea: responsabilità collettiva Abbiamo una responsabilità collettiva ad affrontare la difficile situazione nel Mediterraneo centrale. C’è una necessità urgente di cooperazione e solidarietà tra Stati membri per trovare soluzioni per chi è a bordo a bordo delle imbarcazioni Captain Morgan” al largo di Malta. Lo ha detto un portavoce della Commissione, Adalbert Jahnz, interrogato sui migranti trattenuti da praticamente un mese su imbarcazioni private senza che sia consentito lo sbarco. I migranti “devono essere sbarcati il più presto possibile”, ha detto il portavoce. La Commissione è “in stretto contatto con gli Stati membri” per facilitare un ricollocamento dei migranti in altri Paesi, ma si aspetta anche che Malta “rispetti” gli obblighi previsti dal diritto Ue e internazionale, ha aggiunto il portavoce. A quanto si apprende sono in corso discussioni su un’eventuale ricollocamento dei migranti a bordo delle imbarcazioni Captain Morgan.