«Omosessuali a rischio», bufera alla Spezia

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Omosessuali tra le categorie a rischio come tossicodipendenti e prostitute. Il primo ad accorgersi del caso è stato Ferruccio Sansa, capogruppo della sua lista in Regione Liguria. Dopo avere letto il modulo della Asl 5 della Spezia, Sansa ha detto di non aver creduto ai suoi occhi e ha denunciato l’accaduto sui social network chiedendo alla Regione e alla stessa azienda sanitaria locale di chiarire. Nel documento predisposto per accedere alla vaccinazione anti- vengono infatti elencate 30 categorie di soggetti con comportamenti a rischio, e, al punto numero 10, sono inseriti anche gli omosessuali. Nel giro di pochi minuti sono arrivate le scuse della Asl, attraverso il direttore generale Paolo Cavagnaro, poi le condanne e le stigmatizzazioni, per prima quella del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, anche lui rimasto senza parole di fronte a quella discriminazione. «Errore inaccettabile – si legge nella nota diffusa dalla Regione -. Per questo il presidente Toti ha dato immediatamente mandato alla Asl 5 di ritirare quella comunicazione e agli uffici preposti di avviare subito un’indagine inO terna per individuare le responsabilità e adottare i relativi provvedimenti disciplinari. L’azienda sanitaria spezzina si scusa a nome dell’intera sanità ligure con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi». Ma è lo stesso Toti a comunicare di avere poi scoperto che il modulo in realtà è stato copiato da quelli del ministero della Salute. Il documento, Anagrafe Nazionale Vaccini – Specifiche funzionali, spiega in una nota la Regione, è datato ottobre 2020. «L’errore che rimane i- deriva quindi da un copia- delle linee guida ministeriali. Regione Liguria si farà parte attiva perché la dicitura, ritenuta fortemente discriminatoria, venga eliminata anche da ogni documentazione nazionale». Ministero che ha poi sottolineato la necessità di correggere «vecchie e superate formulazioni» contenute in documenti ministeriali, questo caso un modulo usato per le donazioni del sangue. Sul caso sono intervenuti parlamentari e associazioni. Mentre il Codacons annuncia una denuncia per omofobia, il sindaco della Spezia Pierlugi Peracchini ha parlato di «un fatto così grave dal quale tutta l’Amministrazione si dissocia. Non deve e non può gettare discredito sulla nostra sanità e su tutta la nostra città». Per Fa- Marrazzo, portavoce Partito Gay, è necessaria «una immediata rettifica di tutti i documenti ministeriali e che siano sanzionati i responsabili». Quanto alla precisazione di Toti sul ministero, serata è arrivata la replica dello stesso Sansa. «Toti fa riferimento a un documento del Governo. La prima versione è del settembre 2018. Se anche quel documento conteneva espressioni inappropriate, noi non facciamo nessuna fatica a criticarlo. Quel documento comunque si riferiva a tutt’altre patologie perché il Covid non esisteva ancora.