Ora Arcelor Mittal annuncia che andrà via da Taranto

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L’azienda teme di lasciare i manager in Italia in balia del nostro sistema giudiziario e di un Governo incapace, indeciso, ideologico e vuoto. La storia dell’ILVA è emblematica di quello che accade in Italia da molti anni. Da anni i nostri Governi non hanno una strategia per il futuro e non vedono cosa accade nel Paese reale. Dell’ILVA se ne sono accorti quando è finita sui giornali. Hanno subito iniziative della magistratura che ha preso misure cautelari assolutamente ingiustificate a danno della produzione e della tenuta della più grande acciaieria d’Europa.

Poi il Governo Gentiloni ha affidato ILVA ad Arcelor con procedure poco chiare e soprattutto con un enorme problema di antitrust, sanzionato successivamente dalla UE. Ora continua lo stillicidio dei 5 Stelle che hanno cavalcato l’ansia ambientalista locale, assolutamente comprensibile, e restano in mezzo al guado tra andare avanti o chiudere lo stabilimento. Nel frattempo abbiamo perso anni per avviare un serio piano di risanamento ambientale, abbiamo messo in mani non italiane questo straordinario asset industriale, e con ogni probabilità arriveremo a chiuderlo senza prospettive né occupazionali né industriali.

ILVA è il paradigma di quello che accade in Italia da molti anni. Una magistratura senza nessuna preparazione economica e industriale che tiene sotto ricatto l’intero sistema imprenditoriale, una politica che vive di annunci, promesse, senza nessuna visione del futuro. Questi sono i problemi che generano la crisi economica in Italia. Non certo la mancanza di risorse del bilancio dello Stato, non certo l’Europa. Liberarci dalla politica vuota e da un sistema giudiziario e burocratico che fa vivere nell’incertezza e nel rischio chiunque voglia lavorare in Italia. Questo è il nostro compito. Dipende solo da noi.